Il valore delle band spesso è definito dal ‘modo’ di proporsi verso il proprio pubblico; in passato l’usanza di imbastire special shows o tour unplugged si era diffusa maniacalmente, riuscendo a portare anche le proposte meno dirette ad un pubblico più ampio, mentre nel nuovo millennio la moda ha vertito in direzione orchestrale, dove il contrasto tra musica classica e metal ha saputo catalizzare nuove falangi di adepti.
I Dimmu Borgir scelgono la seconda via, ovviamente, per rifarsi vivi nel business musicale…la loro ultima creatura, “Abrahadabra”, risale ormai a sette anni fa e già da molto tempo il mistero attorno al loro silenzio ha scatenato una frenesia incontrollabile. “Forces Of The Northern Night” è una creatura dal carattere bivalente: da un lato permette al trio norvegese di ritornare sulle scene e dall’altro fa il punto della situazione da cui ripartire…ovviamente stiamo parlando di una delle black metal band che hanno saputo evolvere il genere e il modus operandi è ultraprofessionale, appetibile e ruffiano (in senso positivo).
Avendo a disposizione solo la parte audio, la valutazione contempla unicamente lo show di Oslo accompagnati dalla Kringkastingsorkestret (mentre nel pacchetto completo troverete anche lo show a Wacken con la National Czech Symphonic Orchestra e un documentario)…i suoni sono oscuri e glaciali come da copione, uniti ad un lavoro di mixing complesso, mentre le performance denotano come ormai Shagrath e soci siano un act di altissimo livello.
L’incipit della scaletta è interamente dedicata all’ultimogenito, di cui songs come “Born Treacherous” e “Chess With The Abyss” sono vere perle…nella seconda parte si va indietro di qualche anno, arrivando a toccare quei dischi che ne hanno fatto decollare la carriera (“Puritanical Euphoric Misanthropia” e “Death Cult Armageddon”) con “Progenies Of The Great Apocalypse” e “Kings Of Carnival Creation”. Gli innesti orchestrali aiutano a stemperare la ferocia dell’atmosfera (sopra a tutte la versione di “Dimmu Borgir” e “Fear And Wonder”), mentre i veri highlights rimangono la travolgente “Gateways”, la easy “Dimmu Borgir”, il singolone “The Serpentine Offering” e le hit “Puritania” e “Mourning Palace”.
In attesa di un nuovo capitolo, a cui la band sta lavorando, è interessante poter constatare che i Dimmu Borgir stanno bene e hanno ancora quella ‘voglia’…”Forces Of The Northern Night” non sarà un capitolo indispensabile della discografia della band tuttavia per fans sfegatati o semplici curiosi può rappresentare un valido prodotto.