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RHAPSODY OF FIRE – Legendary years

Ammettiamolo, fan sfegatati o no, questo momento lo stavamo aspettando un po’ tutti: dopotutto si sta parlando di uno dei pochi nomi nel panorama metal italiano che “ce l’ha fatta”, di certo la notizia non può passare inosservata. Già, è appena uscito “Legendary Years“, “nuovo” capitolo dei Rhapsody of Fire, reduci da un radicale cambio di line up.

Perché “nuovo” tra virgolette? Una volta uscito l’annuncio che, alla voce, il testimone sarebbe passato dalla storica figura di Fabio Lione a quella “in ascesa” di Giacomo Voli, stupore o delusione a parte, la curiosità di ascoltare cosa ne sarebbe stato di questa band dopo aver subito un simile sconvolgimento era tanta. Il titolo “Legendary Years” però stupì tutti ancora una volta: speravate nel materiale inedito? Per quello bisognerà aspettare ancora, godiamoci intanto le prodezze del buon Giacomo e del giovane batterista tedesco Manuel Lotter, anche lui in veste di “erede di una leggenda” come era Alex Holzwarth.

“Legendary Years”, attraverso le sue 14 tracce, si snoda tra le più grandi punte di diamante della carriera della band, lasciando del tutto intatti l’essenza, la scelta dei suoni e i toni epici ed evocativi: trattandosi di una tracklist composta da brani editi e in circolazione già da diversi anni, tralascio volutamente le analisi approfondite delle scelte stilistiche di ognuno di essi. Giacomo Voli dimostra di non essere affatto spaventato dal confronto con il suo predecessore, dando prova di come anche un cantante dal timbro chiaramente rock/AOR riesca a dire la sua; le linee vocali gli calzano a pennello e anche sul fraseggio se la cava alla grande (mi permetto di fare una menzione speciale alla sua pronuncia la quale, oltre a “suonare” molto internazionale, riesce a far percepire all’ascoltatore ogni parola).

Riascoltare “Dawn of Victory“, “Emerald Sword“, “Land of Immortals“, “Legendary Tales“, “Holy Thunderforce” e “Rain of a thousand flames” è un vero e proprio tuffo nel nostro nostalgico passato di appena 20enni, in cui probabilmente stavamo muovendo i primi passi nel panorama metal generale; come ho già detto sopra, non é stata apportata nessuna modifica nel sound di questi brani, fatta eccezione ovviamente per il restiling completo del mixaggio. “When Demons Awake“, altro grande pilastro della formazione, è stato il primo brano ad uscire in anteprima da questo lavoro; se già prima si poteva pensare che Alex Staropoli fosse dotato di una buona dose di coraggio e faccia tosta, con questa mossa ce ne ha dato pienamente conferma: impossibile non fare un paragone tra le due versioni in circolazione, dal momento che qui il cantante emiliano ha optato per uno scream rabbioso per l’intero corso delle strofe, agevolando così l’epica apertura del solenne ritornello: a questo punto scelgo di schierarmi apertamente e fare un grosso applauso a Giacomo e al resto della band per questa nuova versione del brano, a mio parere uno dei più riusciti. C’è spazio comunque anche per brani dalla celebrità meno imponente ma di egual impatto, come l’inno di oltre 8 minuti al signore delle ombre “Dargor, Shadowlord Of The Black Mountain” o la battagliera “Knightrider of Doom“.

Insomma, se ancora non vi sentivate pronti ad ascoltare questo nuovo corso dei Rhapsody Of Fire, i cinque vi costringono a farlo a muso duro, con la stessa forza e carica di cui parlano i loro testi: le cose da dire sono ancora tante, il capitolo non si è affatto chiuso e vi vogliono seduti al loro banchetto per scrivere il proseguio di questa avvincente saga. Siete con loro?

  • 7/10

  • RHAPSODY OF FIRE - Legendary years

  • Tracklist

    01. Dawn Of Victory

    02. Knightrider Of Doom
    03. Flames Of Revenge
    04. Beyond The Gates Of Infinity
    05. Land Of Immortals
    06. Emerald Sword
    07. Legendary Tales
    08. Dargor, Shadowlord Of The Black Mountain
    09. When Demons Awake
    10. Wings Of Destiny
    11. Riding The Winds Of Eternity
    12. The Dark Tower Of Abyss
    13. Holy Thunderforce
    14. Rain Of A Thousand Flames

  • Lineup

    Giacomo Voli: Vocals

    Alex Staropoli: Keyboards
    Roby De Micheli: Guitars
    Alessandro Sala: Bass
    Manu Lotter: Drums