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SUFFOCATION – …Of The Dark Light

Nessuna intro per i Suffocation, troppo inutile. Basta quel respiro iniziale di mezzo secondo e poi si parte alla grande. Per questo nuovo lavoro, “…Of The Dark Light” la band statunitense ha espresso la sua volontà di essere più matura e di concepire album con una frequenza meno assidua. Registrato ai Full Force Studios con Joe Cincotta (OBITUARY), mixato e masterizzato da Zeuss (HATEBREED, ARSIS, SUICIDE SILENCE). Colin Marks (ORIGIN, FLESHGOD APOCALYPSE, KATAKLYSM) mette invece la firma sull’artwork.

Clarity Through Deprivation” e “The Warmth Within The Dark” aprono l’album, trascinando l’ascoltatore in un vortice dalle ritmiche ossessive, dal quale non si riesce a scappare; la pausa tra le due è quasi inesistente, sembrano essere concatenate. Non ci accorgiamo di nessun cambiamento fin quando non attacca un pezzo che invece inizia a dire la sua: “Your Last Breaths”, il brano più lungo dell’album e secondo me quello con la migliore struttura, con ritmiche in continuo cambiamento, uno spazio ben definito per l’assolo della chitarra e un growling che si adatta alla velocità della batteria, cercando di dare una tonalità diversa a seconda del momento.

Anche “Return To The Abyss” ha una grande spinta e dà un contributo più melodico rispetto agli altri pezzi, che ogni tanto ci vuole, per non fare proprio tutto uguale; sempre qui subentra anche un certo speed, che proseguirà per il resto del disco. Fermiamoci un attimo sulle parole che hanno accompagnato la presentazione dell’album: abbiamo una band che dice candidamente di non avere più 20 anni e quindi le responsabilità della vita ti spingono per forza di cose ad allungare le tempistiche, per pensare di più alla famiglia, al proprio lavoro e così via. Ma la loro formula, quella, non è cambiata. I Suffocation sono tornati, a distanza di 4 anni, ben orgogliosi di questo lavoro. Confessano anche di essere molto più coinvolti in live tour rispetto a prima e a noi di certo non dispiace. Il 9 luglio, data della release, i fan non saranno delusi e quelli di vecchia data si sentiranno cresciuti insieme alla loro band preferita.

Per riprendere le fila sull’ascolto dell’album e per non farlo diventare una semplice telecronaca, vorrei passare oltre a “The Violation” ed anche alla title-track, perché secondo me sono due pezzi eseguiti in maniera esemplare, che però non dicono qualcosa in particolare. “Some Things Should Be Left Alone” tende invece a riportarci verso le atmosfere iniziali, al famoso vortice, che manterrà il dominio fino alla fine dell’album, perché il tipico fan dei Suffocation è questo quello che vuole: batteria guida per un “ratatatata” interminabile e pochi “sbalzi”, assoli perfetti, ma sempre dosati e nessun respiro fino alla fine. “Caught Between Two Worlds” e “Epitaph Of The Credulous” ci accompagnano verso le ultime note; non brillano per qualcosa in particolare, ma certamente tengono alta la potenza.

Eh si, quest’album è destinato a piacere agli amanti del genere:  fermo difensore di uno stile che non ha mai amato più di tanto la trasformazione, fedele alle tradizioni del Brutal Death, minimo, ma incisivo.


  • 8,5/10

  • SUFFOCATION - …Of The Dark Light

  • Tracklist

    01. Clarity Through Deprivation

    02. The Warmth Within The Dark
    03. Your Last Breaths
    04. Return To The Abyss
    05. The Violation
    06. Of The Dark Light
    07. Some Things Should Be Left Alone
    08. Caught Between Two Worlds
    09. Epitaph Of The Credulous

  • Lineup

    Frank Mullen: Vocals

    Terrance Hobbs: Guitars
    Charles Errigo: Guitars
    Derek Boyer: Bass
    Eric Morotti: Drums