Ci sono momenti nella vita che vanno sfruttati senza troppe seghe mentali…le possibilità che si palesano appaiono interessanti e, come molte volte succede, I commenti positivi superano quelli negativi anche se agli occhi di tutti la mossa appare sfrontata; dipende sempre dal tipo di analisi della situazione, sentimentale o materiale…
La mossa di Roland Grapow ancora non l’ho ben interpretata…di voci in merito alla reunion degli Helloween ne sono girate molte, con ovvio beneficio di inventario, e l’esclusione del riccioluto chitarrista e di Uli Kusch dall’operazione ha lasciato qualche eco; per cui vedere tornare sulla scena i Masterplan con un album di cover degli Helloween (o, se siete più sensibili, chiamatele ri-registrazioni) palesa qualche dubbio…non perché mr. Grapow non abbia il ‘permesso’ di plasmare un’operazione simile, ma perché arriva pochi mesi prima dell’evento ‘mega’ delle zucche di Amburgo.
Non mi dilungo molto sugli aspetti tecnici perché è ovvio che le songs possano usufruire di una resa più pomposa e cristallina rispetto alle registrazioni di tre o quattro lustri fa…le performance risultano positive e ascoltare certe songs con l’impronta di Rick Altzi alla voce può anche rappresentare un piacevole espediente. La scaletta abbraccia tutti gli album tra “Pink Bubbles Go Ape” e “The Dark Ride” fatta eccezione per “Better Than Raw”, per cui per tutti gli amanti dell’era 90s degli Helloween sarà una vera manna (o una piacevole riscoperta).
La valutazione contempla il lato musicale, lasciando a parte la sospettosa analisi di poco sopra…il buon Roland riprende in mano il suo passato (più) glorioso e lo fa con intelligenza ed esperienza, segno che alla fine era sua intenzione fare soltanto un buon disco.