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ARCH ENEMY – Will To Power

Quando una band ha 20 anni di carriera alle spalle, fare un salto nel vuoto può, a volte, essere un rischio.


Non è questo il caso degli Arch Enemy, che con la loro ultima fatica ‘Will To Power‘ hanno dimostrato, ancora una volta, di essere pronti a tutto, di voler ‘correre’ quel rischio e voler sperimentare. Ed è proprio l’innovazione a farla da padrone in questo nuovo album. Ad un ascolto più approfondito si percepiscono quelle differenze sostanziali che lo contraddistinguono dal suo predecessore. D’altronde se con ‘War Eternal’ la band si era trovata a dover fronteggiare il cambio di vocalist, con tutta la pressione che ne consegue, con ‘Will To Power’ si percepisce quella sicurezza, quella chimica che, dal 2014 ad oggi, con l’aggiunta di Alissa White-Gluz prima e Jeff Loomis in seguito, il gruppo ha dimostrato più volte di avere, sia in studio che durante i live (ne è un esempio lampante il live album ‘As The Stages Burn!’, che vi consiglio vivamente se non avete ancora avuto modo di vedere gli Arch Enemy dal vivo,ndr).

L’album comincia con l’intro ‘Set Flame To The Night‘, che porta alla mente immagini di una città distrutta, uno scenario post apocalittico, per poi entrare nel vivo con ‘The Race‘, che sin dal primo attimo martella in testa, con un ritmo deciso e senza mezze misure. Sullo stesso filone ritroviamo ‘Murder Scene‘, ‘First Day In Hell‘ e ‘My Shadow And I‘, tutti brani caratterizzati da un sound heavy, che riporta alla mente, vagamente, le sonorità dei ‘vecchi’ Arch Enemy, mixate, però, ad un sound innovativo.


‘A Fight I Must Win‘ comincia in modo quasi delicato, come la strana quiete che si avverte prima dello scatenarsi di una tempesta. Tutto il brano picchia duro, regalando un ritornello deciso, ma intenso, come avete già avuto modo di ascoltare nel singolo ‘The World Is Yours‘. ‘Saturnine‘ dona quel tocco di malinconia, dando all’ascoltare un minuto di ‘relax’, prima di ritornare a muovere la testa a suon di headbang (fidatevi, non riuscirete a star fermi,ndr).

The Eagle Flies Alone‘ ha un’intro meravigliosa e delicata, ma sarete subito trasportati su di un’altra dimensione per il suo sound altalenante; le chitarre vi condurranno lentamente dinanzi ad una porta, dove ad attendervi ci sarà la White-Gluz, con il suo inconfondibile ruggito.


Ma la vera perla la potrete trovare in ‘Reason To Believe’, prima ballad nella storia della band. I fan di vecchia data di Alissa rimarranno particolarmente felici nel ritrovare, finalmente, il cantato pulito dell’artista. Anche se siete restii ad accettare i cambiamenti, resterete estasiati dalla candida poesia della sua voce, tanto delicata quanto graffiante. Caratteristica che nel brano viene affrontata nel migliore dei modi.

Che dire…Gli Arch Enemy si confermano, ancora una volta, una band di un certo spessore, sia musicalmente che per quanto riguarda i testi. Le vostre emozioni saranno un continuo fluire e mutare, durante tutta la durata del disco. Potreste forse storcere il naso ad un primo ascolto, pensando sia la ‘solita minestra che ha l’inconfondibile tocco di Amott’, ma ad un ascolto più approfondito, vi renderete subito conto della sostanziale differenza.  ‘Will To Power’ è un concentrato di pura estasi, che se la gioca davvero bene col precedente ‘War Eternal’.


Bravissimi Arch Enemy!

  • 8,5/10

  • ARCH ENEMY - Will To Power

  • Tracklist

    01. Set Flame To The Night

    02. The Race
    03. Blood In The Water
    04. The World Is Yours
    05. The Eagle Flies Alone
    06. Reason To Believe
    07. Murder Scene
    08. First Day In Hell
    09. Saturnine
    10. Dreams Of Retribution
    11. My Shadow And I
    12. A Fight I Must Win

  • Lineup

    Alissa White-Gluz: Vocals

    Michael Amott: Lead Guitar
    Jeff Loomis: Lead Guitar
    Sharlee D'Angelo: Bass
    Daniel Erlandsson: Drums