Le band sono popolate da persone il cui unico scopo, frivolo o professionale che sia, è di creare musica e suonare il più possibile; romanticamente, questa è la base, il punto di partenza…tutto il resto arriva dopo, sotto forma di successo e soldi ma anche di incazzature e split; tuttavia, sono convinto che ogni act serio capisca quando si trova all’apice della propria carriera, il che non sempre combacia con il picco di creatività.
Da anni stavamo aspettando che i Korpiklaani ci deliziassero con un live album (non contando il dvd presente nell’edizione speciale di “Tervaskanto”)…il clan di Lahti ha scelto il 2017 per pubblicarlo, e le ragioni sono molteplici: in primis, l’ultima release (“Noita”, del 2015) palesa una coesione compositivo/esecutiva mai presente prima; in secondo luogo, con l’ingresso di Tuomas Rounakari e Sami Perttula si è verificata un’impennata professionale da non sottovalutare e, in ultimo, il passaggio quasi totale delle lyrics in suomi ha confermato l’interesse mondiale attorno alla loro proposta.
La produzione, seguita dallo stesso Jonne Jarvela, è volutamente live e poco maneggiata…sia a livello audio che video la pulizia è grossolana, segno della volontà di apparire come realmente si è; i suoni non ben bilanciati, le performance non prive di stecche e il mixing agrodolce proiettano un’immagine sana e onesta di un gruppo che vuole impressionare unicamente con il proprio impatto.
Sulle scalette ovviamente si può scegliere se recriminare o meno…oltre agli estratti degli album dei rispettivi tour (“Manala” e “Noita”) ci sono gli ovvi capitoli (“Vodka”, “Vaarinpolkka”, “Metsämies” e “Wooden Pints”), qualche sorpresa (“Pellonpekko” e “Kypumylly”) e un insieme di songs che esternano quanto la band ami l’intera discografia. La mancanza di qualche ‘hit’ come “Keep On Galopping” “Let’s Drink” o “Midsummer Night” viene compensata dalla simpatia dei sei musicisti (nel 2016 accompagnati da Tero Hyväluoma e Toni Perttula) e dalla passione messa on stage, dove ai sorridenti Jonne e Cane si abbinano la concentrazione di Jarkko e il misticismo di Tuomas.
Per godere maggiormente di questo live album il consiglio è di osservarne l’ordine cronologico, in modo da assaporare l’enorme evoluzione di cui la band è stata protagonista. “Live At Masters Of Rock” è l’istantanea genuina di uno degli act folk metal più blasonati che esistano…che li celebriate o meno, nessuno può denigrare la determinazione con cui i Korpiklaani hanno costruito la propria carriera…paahtoleipää!