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VISION OF ATLANTIS – The Deep & The Dark

Ritornano i Vision of Atlantis con il nuovo “The Deep & The Dark”, un album decisamente importante per gli austriaci, che possono finalmente contare su una line up stabile dopo l’ultimo album “Ethera” del 2013. Proprio i numerosi cambi di line up che ha dovuto affrontare la band nel corso della carriera sono stati probabilmente un punto di debolezza, e non hanno mai veramente consentito il vero proprio salto di qualità.

L’album per cui assume questa duplice importanza, confermare quanto di buono già prodotto ma anche fare quel passo in più riuscire a fornire un prodotto di forti qualità compositive e musicali per gli amanti del symphonic metal. La tietle track che apre l’album sembra cominciare con il piede giusto, grazie ad un tiro decisamente fresco e piacevole. La successiva “Return To Lemuria” parte con atmosfere sognanti enfatizzate da tastiere predominanti e risalta uno dei pezzi forti della band, ovvero l’intreccio del cantato femminile e maschile da parte di Clementine e Siegfried, rispettivamente voce femminile e maschile del gruppo.

Atmosfere simili, con leggere venature folk per la successiva “Ritual Night”. Ci si aspetta però che la band spinga un pochino di più sull’accelleratore, e si viene subito accontentati da “The Silent Mutiny” con chitarre e ritmi decisamente più heavy power, e anche in questo caso la band conferma la maturità acquisita per un pezzo decisamente trascinante, tra i più riusciti di tutto l’album. Anche “Book of Nature” gioca con intreccio tra chitarre heavy addolcite da tastiere, ma dal ritmo decisamente incalzante dove Clementine è assoluta padrona della scena e l’intreccio di voci porta ad una fusione quasi perfetta. “The Last Home” è una ballata molto dolce,di sicuro uno dei punti forti di Clementine, che con la sua voce dolcissima, accompagnata dal piano, ci fa sognare ed emozionare. Già si può immaginare in sede live, illuminata da un fascio di luce, conquistare gli spettatori con le sue doti vocali. Come da schema vincente dopo una dolce ballata si torna a spingere, e in “The Grand Illusion “ ritroviamo entrambi i cantanti per una strofa ciascuno, intrecciarsi poi in un epico chorus nel ritornello. Si procede così verso la fine del disco, dove ottime song molto varie si susseguono.

“Dead Reckoning” è un pezzo decisamente vario che conquista ascolto dopo ascolto, e mischia sapientemente parti sinfoniche con ritmi più power, mentre “Words of War” è decisa e diretta e ha un ritornello trascinante, sicuramente perfetto in sede live. La chiusura è invece molto più dolce con un’altra ballata “ Prayer to the Lost”, dove un’altra convincente prova di Clementine chiude un album davvero piacevole. I Vision of Atlantis si muovono nel territorio che conoscono meglio, il symphonic metal , senza stravolgere con particolari novità il loro sound, ma quello che sanno fare lo fanno bene, e gli amanti del genere sicuramente apprezzeranno questa nuova relase di una band che comincia a farsi notare sempre di più. Passo dopo passo gli austriaci stanno diventando uno dei gruppi di riferimento di questo genere, anche grazie a Clementine che è sempre più a suo agio dietro il microfono ed è sicuramente uno dei punti di forza grazie alla sua fantastica voce e alla sua presenza scenica.

  • 7,5/10

  • VISION OF ATLANTIS - The Deep & The Dark

  • Tracklist
    01. The Deep & The Dark
    02. Return to Lemuria
    03. Ritual Night
    04. The Silent Mutiny
    05. Book of Nature
    06. The Last Home
    07. The Grand Illusion
    08. Dead Reckoning
    09. Words of War
    10. Prayer to the Lost

  • Lineup
    Clementine Delauney – Female Vocals
    Siegfried Samel  -Male Vocals
    Werner Fiedler -Guitars
    Michael Koren – Bass
    Chris Kamper- Keyboard
    Thomas Caser– Drums