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LENORE S. FINGERS – All Things Lost On Earth

Una delle cose più belle nel recensire i dischi, è quando, inaspettatamente, senza preavviso, ti trovi davanti ad un gioiello, tanto nascosto quanto splendente, che brilla di una luce propria, senza necessità di essere illuminato, o contaminato da altre fonti. Senza troppi giri di parole, senza dover aspettare le ultime righe per capire cosa può essere questo disco, scopro subito le carte e posso far rientrare il secondo disco dei LENORE S.FINGERS ” All Things Lost On Earth” in questa categoria. Un disco che lascia senza fiato già dal primo ascolto, intriso di un gothic metal decadente, con richiami ai mostri sacri quali i primi The Gathering..Katatonia ed Anathema tanto per citarne alcuni, ma un disco colmo di una originalità e di una classe cristallina. davvero notevole per essere solamente al secondo album. Tocca corde profonde sopratutto la voce meravigliosa di Federica, nera regina incontrastata di melodie decadenti e talvolta sognanti, brivido da pelle d’oca in ogni sua sfaccettatura, che impreziosisce una base ritmica di personalità e riff di chitarra mai banali o inflazionati. C’è molto del passato di un genere che ha fatto storia nel metal, ma allo stesso tempo c’è una nuova linfa vitale che emoziona chi ascolta. Altri due notevoli punti di forza si aggiungono all’album, il primo e sicuramente più importante è la supervisione di Anna Murphy (Cellar Darling ed ex Eluveitie) che si è occupata delle parti di tastiere e del mixaggio, e l’altro è la bellissima copertina di Max Winter, che rende decisamente l’idea del messaggio che sarà nascosto tra le note del disco: si guarda da lontano tutte le cose lasciate sulla terra, metaforicamente lasciate ed abbandonate nella tua stessa vita.

Con le prime due song i LENORE tracciano una strada sicura su cui si muoveranno le melodie dell’album “My Name is Snow” e “Lakeview’s Ghost” intrecciano perfettamente la decadenza e la malinconia grazie a piano e chitarra acustica, perfetto giaciglio per la voce di Federica. “Rebirth” mette in luce riff di chitarra, riportando alla mente i primi anni di carriera di Anneke Van Giersbergen, ma senza voler essere una copia fine a se stessa, ma più una citazione rivisitata ed adattata allo stile originale della band italiana. Anche in questa song si percepisce lo spessore e appunto l’originalità del sound, che ha si tanti riferimenti, ma li fa propri per comporre un oscuro e decadente puzzle di sonorità emozionanti.”Ever Alter” è semplicemente perfetta, dosa emotività e potenza scrollandosi per un momento di dosso la malinconia, per lasciarsi andare ad una espressività senza briglie.In “Luciferines” il cantato è parte in italiano e ciò lascia un che di mistico e sognante nella canzone, che spazia anche attraverso sonorità etnico celtiche (di sicuro in questo si sente particolarmente la guida di Anna). Dolcissima , malinconica, decadente, è la successiva “Epitaph” dove ancora una volta in modo assoluto Federica prende per mano i suoi musicisti ed è semplicemente la protagonista di mille emozioni. Stessa cosa accade per ” My Schizophreniac Child ” e la bellissima ” Decadence Of Seasons “. L’altro gioiello preziosissimo è ” All Things Lost On Earth”, la tietletrack dell’album, non a caso direi, dove qui è tangibile la fusione fra la musica gothic doom e il background musicale di Anna Murphy, per un pezzo assolutamente notevole . Si perde in echi lontani, dove battiti di synth si fondono con la voce di Federica ” Ascension” che chiude un disco fantastico,lasciando socchiusa una porta dalla quale non filtra solamente oscurità, ma anche la calda luce del talento.

Stupiscono questi giovani ragazzi Calabresi, per un album totalmente maturo, complesso si, ma allo stesso tempo immediato. Dal punto di vista musicale e compositivo, stupisce davvero che una band così giovane, e al loro secondo album riescano a sfornare un disco di così ampia qualità e spessore, non sfigurando nei confronti dei mostri sacri del genere, anzi…anzi…L’ala protettrice di Anna li ha sicuramente guidati lungo i giusti sentieri e ha dato luce ad una produzione perfetta, esaltando l’emotività che il suono, tra strumenti più classici e synth riesce a trasmettere. Il disco rappresenta un viaggio attraverso diversi stati d’animo dell’emotività, un viaggio introspettivo e personale, dove siamo letteralmente presi per mano da Federica, che con la sua voce unica ed emozionante, ci guida lungo una strada buia, dai contorni indefiniti, che a tratti ci spaventa e ci angoscia, ma se restiamo in silenzio e concentrati per un attimo, la sua presa alla nostra mano è solida e si fa forte, e sentiamo che non è intenzionata a lasciarci. Non ci lascia come le melodie che ci entrano nel cuore e nell’animo, in punta di piedi, come solo le gemme preziose riescono a fare. Ed è ciò che questo disco è, una gemma preziosa che brilla nell’oscurità di un vortice che la stessa musica dei LENORE riescono a creare. Davvero orgogliosi che una band giovane e italiana raggiunga un picco così alto, e la speranza davvero per un futuro ricco di soddisfazione che questi ragazzi si meritano decisamente.

  • 9/10

  • LENORE S. FINGERS - All Things Lost On Earth

  • Tracklist
    01. My Name Is Snow 
    02. Lakeview's Ghost 
    03. Rebirth 
    04. Ever After 
    05. Luciferines 
    06. Epitaph 
    07. My Schizophreniac Child 
    08. Decadence Of Seasons 
    09. All Things Lost On Earth 
    10. Ascension  

  • Lineup
    Federica Lenore Catalano: vocals, acoustic guitars, guitar synth
    Patrizio Zurzolo: electric guitars, guitar synth
    Natale Casile: bass  
    Gianfranco Logiudice: drums 
    Special Guests: keyboards, synth and hurdy-gurdy by Anna Murphy