Sette il numero dei sacramenti e sette il numero dei peccati capitali. Come non poteva intitolarsi allora proprio “The Sacrament Of Sin” (in italiano appunto “Il Sacramento Del Peccato”) il settimo lavoro in studio dei licantropi Powerwolf? Prevedibile è l’aggettivo che spesso accompagna il nome di questa band. Certo, forse prevedibili lo sono sempre stati, ma sicuramente non ordinari nel caso di quest’ultimo album.
Il primo brano “Fire & Forgive” va infatti dritto al punto, con una breve ma gloriosa intro che in crescendo ci getta nella dimensione profana a cui siamo abituati. Il ritmo è subito trascinante e la voce di Attila Dorn impetuosa, la batteria tiene il ritmo serrato mentre il disco va riscaldandosi man mano che passano i minuti. Cori epici in latino e melodie intuitive ci fanno pregustare l’esecuzione dal vivo di brani come “Killers With The Cross” e “Incense & Iron”, confermando come i Powerwolf siano ormai dei maestri nel comporre veri e propri inni per i loro fan.
L’album comincia però a sorprenderci davvero quando a metà dell’ascolto si rallenta con un’inattesa ballad power metal “Where The Wild Wolves Have Gone”, a cui segue un pezzo molto particolare in latino e tedesco, “Stossgebet”, che con un ritmo cadenzato e un ritornello dal sound alquanto differente dagli altri rimane subito impresso per la sua particolarità.
La seconda parte di “The Sacrament Of Sin” è di nuovo incalzante e troviamo pezzi meno cupi e decisamente più power, a volte con qualche elemento heavy, ma è anche il momento giusto per aggiungere qualche nuovo elemento con brani freschi quali “Nightside of Siberia” e “Venom of Venus”.
Senza rischiare troppo, ma premendo comunque sull’acceleratore, i Powerwolf dimostrano con questo ultimo lavoro di aver compreso qual è il piatto giusto da servire ai loro fedeli fan, osando qualcosa in più senza uscire dal seminato: innegabile la migliore qualità generale del prodotto rispetto ai suoi precedenti, che convincerà quasi sicuramente altri amanti del genere ad arruolarsi nella loro sempre più numerosa schiera di dannati.