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NECRODEATH – Philogenesis

La coerenza di una band come i Necrodeath si vede lontano chilometri, lo dimostra il fatto che per primi proposero un thrash black influenzato dai Venom e dai primi Slayer in Liguria, dove il metal estremo non ha enorme seguito.
Eppure, nonostante i cambi di formazione e le pause, dal primo “Fragments of Insanity” ad oggi la band genovese è andata avanti senza guardare in faccia nessuno e questo nuovo “Phylogenesis” non è da meno.
Passati dal conte Vlad l’impalatore alla Medusa come simbolo il male resta la costante dello loro sound aggressivo e tagliente, certamente ben più maturo degli esordi, ma mai monotono. Anche la produzione è notevolmente avanzata e moderna: i suoni delle chitarre e della batteria sono limpidi e cristallini quanto basta per farceli apprezzare appieno, il drumming di Peso (rimasto ormai l’unico della formazione originale) è come lo vogliono i fans: veloce e tecnico, con quel caratterstico uso delle rullate che ne fanno ormai il suo marchio di fabbrica.
I brani nel complesso sono un continuo miscuglio sinergico di sferzate speed metal e di passaggi doom ed acustici,molto tecnici e soprattutto ben orchestrati, che non rendono noioso il disco al primo come al centotrentesimo ascolto.
La voce di Flegias, per chi ancora non la conoscesse, è sempre grind e maligna e sempre intervallata con i doverosi parlati gutturali, insomma il male in tutta la sua magnificenza trova nei Necrodeath d’oggi degli alfieri più che validi.
Un must per tutti gli amanti dell’ extreme metal.

  • 6/10

  • NECRODEATH - Philogenesis

  • Tracklist

    01 - We are all accomplicies/Glares of light
    02 - Rebirth
    03 - Chant of a world on the verge of ruin
    04 - The wrong place


  • Lineup

    Simone - basso, loops, voce
    Tommy - synth, loops, voce
    Lorenzo - batteria