In termini di potenza e di resa ogni disco di Udo Dirkschneider rappresenta un caposaldo e una certezza…c’è chi si chiede, dopo tanti anni, cos’abbia ancora da dimostrare il piccolo cantante tedesco ormai prossimo alla sessanta candeline sulla torta…la mia convinzione è che debba soprattutto dimostrare a se stesso di essere ancora capace di scrivere grande musica.
Anche se in questo “Rev- Raptor”, come del resto nel suo predecessore “Dominator”, i veri trionfatori sono i ‘nuovi arrivati’ della band…Igor Gianola intavola una quantità di soli davvero pregevole e di ottima fattura mentre Francesco Jovino sacrifica il proprio estro in favore di un tiro strabordante e incisivo…nel songwriting le cose cambiano pochissimo, mentre per produzione e tutta l’attività in consolle Udo riesce sempre ad avere chitarre taglienti e granitiche senza sacrificare la rudezza del genere suonato.
Così capita di ascoltare il duo iniziale “Rev-Raptor” e “Leatherhead” e di accorgersi di avere già iniziato a fare headbanging…ci sono songs come “Dr. Death” e “Rock’n Roll Soldiers” che sanno di retrò, mentre altre come “Terrorvision” e “ Motor-Borg” guardano maggiormente ai giorni nostri. Da apprezzare anche l’epicità di “Fairy Tales Of Victory”, il lentazzo “I Give As Good As I Get” e la notevole “Renegade”.
Niente di nuovo, è vero, ma non per questo di scarso valore. Un disco che piacerà ai fans e i cui estratti sapranno far male dal vivo…gradevole.