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T.I.R. – Heavy Metal

Ecco a voi i T.I.R. , heavy metal band romana che dopo quasi 30 dal loro
debutto escono con un album, “Heavy Metal” , grazie alla collaborazione
con Jolly Roger records e Masterpiece distribution.
Ovviamente da
quel lontano 1980 nella carriera dei T.I.R vi è stato una serie notevole
di concerti che li ha resi famosi in tutta la capitale e non,ma solo
nel 2006 il chitarrista Sergio Bonelli si riunisce al primissimo 6 corde
Danilo Antonini e arruolano alla voce Giuseppe Cialone (ex Rosae
Crucis) e Piero Arioni (ex Rosae Crucis), insieme al bassista Dino
Gubinelli, e spianano la strada verso l’incisione del loro primo disco,
“Heavy Metal”, composto per la maggior parte da canzoni degli anni 80
riesumate per il 2011.
Da qui si può capire cosa troveremo nel disco,
e cioè una botta di metallo pesante stile NWOBHM puro e semplice,
grintoso, e spacca timpani,cantato in italiano per rimarcare le origini
del gruppo.
Tutta l’ aggressività e la voglia repressa per anni di
uscire allo scoperto si riassume in “Satan’s ride” , che fa da intro
all’album, con una batteria martellante fin dalle prime battute e con un
assolo di chitarra che fa da contraltare all urlato stile Rob Halford
del ritornello.
In “Dark Rebel” si può sentire una costruzione più
attenta delle melodie ,con una ricerca di sintonia maggiore tra chitarra
e basso, quasi stile Iron Maiden dei primi tempi, il tutto per portarci
ad “Heavy Metal tir”, divisa in due strutturalmente, con una prima
parte decisamente  metal mood, con qualche richiamo a se vogliamo i
Manowar di Terry Adams, e la seconda parte sempre ad uno stile
maideniano come nella classica Children of danmed.
Finalmente
arrivano le galoppate in “Vai” e l’assolo di chitarra che sembra dire:”
state ad ascoltare!”, ma qui, giusto per non stressare troppo
l’orecchio del buon ascoltatore, sapientemente è stata inserita in
successione “il volo dell acquile”,una ballad se cosi si può definire,
con ritornello epico e chitarre in armonia che fanno sentire tutto il
lamento di un testo struggente.
Nemmeno il tempo di riprendere fiato
che si viene subito ributtati nella mischia di “Fire Sword”,
strumentale di 2 minuti, a cui gli si affida il compito di introdurre la
seconda parte del disco, il quale rinizia con “Nell’ Anima”,
rivisitazione di “Amsterdam”, canzone dell 1985 inserita nel full lenght
Metallo Italia di cui hanno fatto parte i T.I.R. non in formazione
attuale.
Grande prova di virtuosismo chitarristico, anche se con
qualche screzio, viene data su “Shout”,da stereo a palla in macchina,
mentre “Metal in my life” è un pò il sunto dello stile di vita T.I.R. di
cui per ben 30 anni son stati i porta bandiera.
Arrivati alla
fine,dopo poco più di 42 minuti nel suo complesso, troviamo ” Hydra” e
la patriottica e carica di orgoglio “Roma”, introdotta da una lettura
di un soldato romano in battaglia, si districa in un testo dal sapore
antico,di sangue e guerra, di lotta a costo della vita, del sacrificio
ultimo per il bene di Roma capitale dell impero.
Se fossimo negli
anni 80, in quei fantastici anni 80, questo disco rappresenterebbe una
bella proposta di ciò che in italia sappiamo fare nel mondo del metal,
sempre cosi bistrattato ed emarginato dai media e dai più, ma che vive e
pulsa nel cuore di molti a mio avviso, ma ahimè,per quanto sia comunque
un lavoro ben orchestrato (a parte se vogliamo qualche imperfezione
tecnica nei complicati assoli,e in generale nelle lyrics che non
sorprendono come qualità testuale), risulta un Lp della categoria
nostalgico, di quelli che ti fanno ricordare i bei tempi andati.
Speriamo
ora che abbiano la possibilità di dar frutto alle loro esperienze di
vita on stage e on the road,e che il bagaglio passato venga rimescolato e
rivitalizzato per dare ad un futuro cd quel tocco più personale.

  • 6,5/10

  • T.I.R. - Heavy Metal

  • Tracklist

    1. Satan's ride
    2. Dark rebel
    3. Heavy metal tir
    4. Vai
    5. Il volo delle aquile
    6. Fire sword
    7. Nell'anima
    8. Shout
    9. Metal in my life
    10. Hidra
    11. Roma


  • Lineup

    Giuseppe Cialone - Voce
    Danilo Antonini - Chitarra
    Sergio Bonelli - Chitarra
    Dino Gubinelli - Basso
    Piero Arioni - Batteria