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WITHIN YOUR PAIN – Little stars and the perfect yellow keys

Ci sono certi addii che pesano come un macigno, altri che lasciano rimpianti e sconforto ed altri ancora che si affrontano col sorriso, magari un po’ amaro, sulle labbra. I Within your pain se ne vanno in silenzio, senza fare troppo clamore, perché era giunto il momento e certe volte è inutile tirarla per le lunghe, con un mini tour per salutare come si deve i fan ed un EP per rendere meno amaro il tutto. Il quintetto lombardo ha avuto la fortuna di dividere il palco con dei nomi grandissimi della musica mondiale e nella sua breve vita si è rivelato una mosca bianca della scena metalcore italiana, riuscendo a proporre un miscela esplosiva fuori dagli schemi generalmente quadratissimi del genere ed a risultare simpatici grazie ad una buona dose di ironia. Anche stavolta i titoli dei brani dell’album fanno sbracare dalle risate, soprattutto quello che prende un filo per il culo gli Emmure. L’impressione che si ha ascoltando questo EP è che ormai le barriere del metalcore stiano strette ai WYP, che spaziano molto tra un brano e l’altro offrendo così una varietà notevole di situazioni all’ascoltatore che difficilmente si annoierà. Intendiamoci, sempre di metalcore si parla, quindi brani rocciosi, quadrati e rabbiosi, ma a volte si respira più aria thrash, altre volte quasi math ed addirittura si ha un sentore di sludge. Non la robaccia deathcore che va di moda tra i ragazzini già iper tatuati a dodici anni, tanto per capirci. Mosh ma con della testa, si potrebbe dire. Qua non c’è niente di preconfezionato, la batteria ha un suono assolutamente umano, le chitarre ed il basso formano un wall of sound di una pesantezza notevole, molto genuino e anche un po’ sporco, decisamente non convenzionale. Ottimo anche il growl, decisamente versatile ed intenso, ed interessante la struttura stessa delle canzoni, che non ruotano tutte intorno al breakdown come che fosse l’unica ragione di vita, ma lo integrano all’interno di una composizione che assume il significato nella sua interezza. Non so se mancheranno a tutti i Within your pain, di sicuro a me sì, ma sono certo che sentiremo di nuovo parlare di questi ragazzi, magari con un cambio di nome e sonorità diverse, chissà. Per ora questo EP è piaciuto anche a uno come me che di metalcore non ne può praticamente più, quindi anche a chi non ama particolarmente il genere l’ascolto rimane comunque consigliato, se non altro perché è assolutamente gratis, forse il modo migliore per dare l’addio col botto alla scena musicale. So long, guys!

  • 7/10

  • WITHIN YOUR PAIN - Little stars and the perfect yellow keys

  • Tracklist
    1. Mega lizard vs. giant ninja
    2. This song smells like asphalt in the rain
    3. Do it! If you can! Ok you can't!
    4. Give me fuel, give me fire, give me the fuckin' gasoline
    5. We are not so proud of this song but our laber asked us a cool song like an Emmure song
    6. Mega lizard vs. giant ninja (Inverno version)

  • Lineup
    The Hate. basso
    Machete. batteria
    Alex. voce
    Die. chitarra
    Marco. chitarra