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Heaven If

Tutti musicisti di ottimo livello gli Heaven If, band milanese che prende forma nel vicino gennaio 2005.
Il progetto nasce dal drummer della band, Ugo Lucchese, che ha in mente un progetto molto ambizioso, tanto da richiamare musicisti di un certo livello a prenderne parte. Questi infatti hanno tutti un’esperienza ultradecennale alle spalle e lo dimostrano pienamente in seguito con la pubblicazione del demo omonimo.
Alla band prendono parte, in breve tempo, il bassista Luca Di Mauro e i chitarristi Fabiano Molinaro e Gabriele Lo Maglio, e per ultimo, ma non per questo meno importante, la voce e l’anima della band, il singer Andrei Deguard.
La band comincia a prender forma seriamente nell’intero anno 2005, passato in sala prove, e nell’anno successivo in giro per i palchi a presentare ciò che con tanta fatica ha maturato durante l’anno precedente.
Solo nel 2007 arriva il primo demo e gli obiettivi adesso divengono ancora più ambizioni, con la difficoltosa lotta per promuovere il più possibile i propri pezzi e la propria passione.
Si tratta di un Ep di 5 brani, dal titolo omonimo, tutti caratterizzati da un forte influsso prog metal, che richiama tratti alla Dream Theater, ma con una voce nettamente più forte e meno soave che tende spesso ad allontanarsi dalla melodia seguendo i riff intricati e spigolosi tipici del prog, e che forse ricorda un pò gli Spiral Architect; una magnifica caratteristica è rappresentata, soprattutto, dalle influenze jazz, funky, di musica orientale e richiami che riportano al tango argentino e che si distaccano un po’, ma che in realtà si miscelano alla perfezione nel contesto e che comunque allargano alla sperimentazione e alla personalizzazione del lavoro.
Tra i brani, da citare su tutti “Liquid Circles” e “Cassilda’s Song”, anche se c’è da dire che la scelta è assai ardua dato che l’album è abbastanza coerente nel complesso e molto piacevole da ascoltare per chi ovviamente è ben legato a queste sonorità prog.
Un progetto ottimo e ben realizzato insomma, che gode sicuramente della grande esperienza dei componenti, i quali sfogano tutta la loro bravura e la loro tecnica nelle 5 tracce.
Di sicuro, non mi stupirei di ritrovarmeli un giorno nello scaffale accanto ai già citati DT.

  • /10

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