Capita molte volte di scoprire bands che hanno molto da dire e che nel loro piccolo riescono a ritagliarsi uno spazio e una fan base tutt’altro che trascurabile; è il caso dei Bungler, band americana dedita ad un hardcore che scavalla spesso e volentieri in soluzioni più estremizzate e metallozze; il nuovo “The Nature Of Being New” è appena uscito per cui il trio sta vivendo ancora uno stato di frenesia facilmente diffondibile…
-Ciao Polo e benvenuto in Heavyworlds.com! Come vanno le cose in casa Bungler?
Ciao Italia! Qui tutto bene…siamo appena tornati da qualche mese di tour e adesso ci siamo messi a lavorare su del materiale che avevamo lasciato da parte; poi a Maggio ripartiremo ancora.
-“The Nature Of Being New” è uscito da qualche settimana…ti va di presentarcelo per bene?
Si tratta del nostro primo full lenght che abbiamo fatto uscire per un’etichetta discografica, grazie a Innerstrenght Records. Sono dodici songs dove abbiamo inserito ogni oncia di energia, sia mentale che fisica, e a livello di testi si focalizza soprattutto sul guardare all’interno del cervello, sull’affrontare le cose che ti preoccupano oggigiorno e sul coraggio di combatterle per il tuo bene e di chi ti sta attorno. La speranza è che nell’ascoltarlo si possa fermare la mente alla musica e trovare qualcosa che possa aiutare ad andare avanti.
-“The Nature Of Being New” mostra rabbia e cattiveria ad grande quantità…in che modo avete lavorato per ottere un suono così carico di odio?
Per la mia parte, ovvero le lyrics, posso dirti che ho semplicemente scavato a fondo. So che a molte persone piace scoprire tutta la storia dietro ad un album, quasi per averne ispirazione, ma onestamente nell’anno che ci siamo concessi per scriverlo si è tutto racchiuso nell’angusto spazio dei nostri cervelli…come sempre ci sono stati alti e bassi, tra preoccupazioni di tutti i giorni e la merda da cui tirarsi fuori. Per cui la maggior parte delle songs si focalizzano sui miei problemi con il mondo e con me stesso…ho fatto tesoro delle cose che mi sono successe e dei miei pensieri per tanto tempo, in questo modo posso affermare che “The Nature Of Being New” rappresenta un manifesto di tutto quello che dovevo eliminare da me stesso per stare meglio.
-Nel vostro songwriting inserite elementi dal groove metal e dalla noise…in che modo create le strutture delle songs e i relativi arrangiamenti?
Sfortunatamente, per la parte strumentale, io rappresento lo 0,5% (RIDE) dato che sono Sky e Ryan i compositori…posso dirti che il nostro modo di procedere è del tutto inusuale. Sky scrive una parte di batteria nella sua testa e dà una ‘vibe’ essenziale per la song; quindi inizia a suonarla per Ryan spiegandogli come dovrebbero suonare le parti di chitarra…a questo punto Ryan prende tutte le idee e inizia a scrivere riffs; successivamente si ritrovano, ci lavorano e danno vita alle strutture delle songs. Onestamente penso che riescano a trovare i giusti arrangiamenti solo in questo modo…si tratta di uno strano processo che diventa qualcosa di altrettanto strano ma grazie al cielo davvero figo (RIDE)!
-Parlando dell’attività live…come vi occuperete di supportare “The Nature Of Being New”?
Faremo una piccola quantità di date assieme ai Turncoat nel mese di Maggio…dopo di che abbiamo iniziato a pianificare qualche altro tour fino a fine anno di cui ancora non posso parlare perché non ci sono conferme definitive.
-Siete una band che vive lo stage con grande passione…come si presenta uno show dei Bungler e cosa possiamo aspettarci da voi nel tour del nuovo album?
Ci focalizziamo molto sulla parte live cercando di attirare l’attenzione di tutti i presenti per i 25-30 minuti che ci sono concessi ogni notte. Potrei dirti che mi vedresti saltare in giro come un idiota mentre provo a farti fare la stessa cosa sperando che tu possa divertirti (RIDE)!
-Facciamo un bel salto all’indietro…puoi parlarci delle origini della band?
Beh…eravamo in band differenti. Sky ed io suonavamo in un gruppo emo-ish mentre Ryan era in uno pop punk e tutti noi suonavamo in una metal band prima di queste…i Bungler partirono nel mezzo delle due band succitate solo per divertirci e suonare musica divertente e un po’ stupida. Ironicamente, le due band splittarono mentre i Bungler continuarono, così decidemmo di prendere le cose più seriamente e vedere a cosa potevamo arrivare…e non è andata male (RIDE).
-Prima di “The Nature Of Being New” avete pubblicato due dischi che vi hanno fatto guadagnare rispetto nella scena…come si è evoluto il vostro sound durante questi anni?
Durante la composizione di nuovo materiale ascoltiamo le nostre vecchie uscite e ovviamente troviamo particolari che vorremmo aver fatto in maniera diversa, mostrandoci come siamo cresciuti…credo che sia giusto rispettare come si è e come ci si sente nel momento in cui si scrive; l’importante è unire cosa si vorrebbe fare a un po’ di merda e buttare giù una dozzina di songs.
-I Bungler vengono classificati come una band hardcore…a tuo parere com’è la scena hardcore in questo momento e come la vivete?
Abbiamo sempre unito hardcore, metalcore, pop punk, punk e metal e abbiamo avuto modo di suonare assieme a band provenienti da tutti questi generi…credo che qualsiasi sia la scena in cui una band sia inserita, l’importante è che ‘spacchi’…non solo per se stessa ma anche per la città di provenienza e per le altre band del posto. Molte band stanno tornando nella zona di origine per costruire nuove scene e aiutare la scena underground a crescere…ma è davvero dura.
-Ok, siamo in chiusura…grazie per la tua pazienza e disponibilità. Sentiti libero di aggiungere qualsiasi cosa tu voglia!
Innanzitutto grazie per lo spazio che mi hai concesso…voglio ringraziare la Innerstrenght Records. Spero che possiate ascoltare “The Nature Of Being New”, trarne qualcosa di personale e magari condividere le nostre songs con qualcuno a cui possano piacere. Grazie.
https://www.facebook.com/BunglerBand/
https://innerstrengthrecords.bandcamp.com/album/bungler-the-nature-of-being-new
Grazie a te per questa intervista.