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ROUGH SILK – Ferdy Doernberg

Vi è mai successo di incontrare un musicista e questo si metta a parlare talmente tanto da non riuscire a credere che stia dando importanza alle domande di una webzine italiana??? Beh, allora non avete ancora fatto quattro parole con Ferdy Doernberg, alias mastermind dei Rough Silk non che tastierista di mr. Axel Rudi Pell…l’occasione di parlare con un uomo attraverso le sue tre carriere principali, assaporarne il pensiero e la voglia di vivere che traspare da ogni sua parola…che lo conosciate o meno, che lo ammiriate o meno, questa intervista va letta tutta d’un fiato…

CIAO FERDY, BENVENUTO SU HEAVYWORLDS.COM. GRAZIE DEL TUO TEMPO PREZIOSO E PER LA TUA DISPONIBILITà…COME VA?

“Molto bene…grazie. Sto registrando il nuovo disco dei Rough Silk proprio in questi giorni. Si chiamerà “The Good, The Bad & The Undead” e uscirà a Marzo 2011. Siamo davvero molto soddisfatti…oltre a questo sto facendo un sacco di lavoro in studio e in tour, sia come solista che assieme a Rough Silk e a Axel Rudi Pell! Mi sono appena sposato e ci trasferiremo la prossima settimana…per cui, posso dirti di essere piacevolmente impegnato (RIDE)!”

PRIMA DI TUTTO, VORREI COGLIERE L’OCCASIONE PER PARLAR CON TE DI “TRAVELLING LIGHT”, LA TUA ULTIMA FATICA SOLISTA…TI VA DI PRESENTARE IL TUO QUARTOGENITO?

“Certo…”Travelling Light” lo puoi considerare come un disco di un cantautore con molta slide guitar e parti di pianoforte. Alcune parti sono state registrate a New York City e diciamo che questo calderone di culture diverse che è la Grande Mela ha ispirato il sound del disco, e non poco. L’album precedente, “…till I Run Out Of Road”, era più ispirato alla Terra e alla Natura, mentre questo nuovo capitolo ha una atmosfera da metropoli. Ho inserito inoltre più influenze jazz e soul rispetto al passato e il mio terzo strumento, ovvero la tromba, ha avuto più spazio nelle composizioni. Puoi trovare un sacco di idee provenienti da folk, jazz, rock, soul, pop, anche di musica classica e della cosidetta ‘world music’, e i testi sono estremamente personali…ho avuto l’onore di avere un sacco di ospiti: Mike Terrana, Alex Wenn, mio fratello Curt alla batteria, Anke Sobek, Ecki Huedepohl (famoso boogie-pianoplayer, oltre che ottimo bassista) e Andre Hort. Ho duettato con Johnny Gioeli, Joseph Parsons e Sabina Classens mentre Michael Hankel ha firmato un solo di chitarra.”

COS’E’ LA “TRAVELLING LIGHT” PER FERDY DOERNBERG?

(SORRIDE)”In questo momento significa viaggiare con poco bagaglio…adoro il doppio senso che scaturisce dal titolo!”

POSSIAMO AFFERMARE, COMUNQUE, CHE “TRAVELLING LIGHT” SI DISCOSTA PARECCHIO DA CIO’ CHE SIAMO ABITUATI A SENTIRTI SUONARE…COM’E’ NATO IL SONGWRITING?

“Alla stessa pari del mio lavoro come musicista, ho sempre visto me stesso anche come songwriter e come paroliere…diciamo che i miei dischi solisti mi danno una grande possibilità, ovvero di scrivere tutte le idee sceme o poco convenzionali che ho in testa, per esempio una song con sette versi e niente coro, e di registrarle. Operazione impossibile nella musica rock o nel metal. Ecco perché concepisco i miei album solisti sullo stile dei cantautori. Mi concedono anche la possibilità di suonare più strumenti acustici, di sperimentare molto sia con slide guitars che con tastiere mooolto vintage. L’ispirazione? In questo momento la vita, niente di più. Viaggio molto e vedo sempre cose diverse, incontro gente diversa e ho un sacco di tempo libero confinato sul tourbus. Non bevendo e non assumendo droghe, l’unico modo per passare questo tempo è scrivere musica e testi. E forse è per questo che sul mio disco ci sono molte ‘canzoni da strada’. Adoro entrambe le mie sfaccettature musicali: l’energia dei concerti rock/metal e l’intimità degli shows acustici. Aggiungici che posso mettere quello che voglio nei testi, che comunque prendo sempre molto seriamente…e quando si parla di musica, ma non solo, sono molto ‘open-minded’.”

“TRAVELLING LIGHT”,RACCOGLIE LE PERFORMANCE DI ALCUNI GUEST D’ECCEZIONE, COME SOTTOLINEAVI PRIMA…IN BASE A QUALE CRITERIO SCEGLI CHI SUONERA’ NEL TUO CD?

“Molto semplice: Amicizie! Ho il culo di avere come amici numerosi grandi musicisti!!!”

2009 E 2010 SONO STATI ANNI MOLTO INTENSI PER FERDY DOERNBERG…NEL 2009 IL NUOVO ALBUM DEI ROUGH SILK “A NEW BEGINNING” CHE TI HA VISTO PURE PRENDERE IN MANO IL MICROFONO, E NEL 2010 E’ ARRIVATO “THE CREST”, NUOVO ALBUM DI AXEL RUDI PELL…TI VA DI PARLARCI DEI DUE NUOVI CAPITOLI DELLE TUE MAIN-BANDS?

“Suono con Axel da 13 anni ormai…e la cosa bella della band è che siamo diventati cinque amici che imbracciano degli strumenti e un microfono! Per cui, essere on the road con loro è sempre divertente. Axel è un tipo fantastico con una passione incredibile per tutto ciò che è epico e mistico; lo considero come un perfetto mix tra Deep Purple/Black Sabbath/Dio combinato con AOR e influenze pinkfloydiane e non una brutta copia di Blackmore come molti lo denominano…ha la poco comune abilità di scrivere canzoni molto ‘catchy’ che per lui sono più importanti dei soli di chitarra. Adoro suonare con lui perché mi permette di utilizzare molto Hammond, ed io sono un incallito fan di queste sonorità, e perché posso lavorare con persone come Mike e Johnny, due tipetti incredibilmente fighi, musicalmente parlando. Nel corso del tempo è nata una certa alchimia ed è per questo che da così tanti anni la formazione è la stessa. Ci conosciamo bene ormai, e lavorare assieme è del tutto naturale. Axel conosce il mio stile ed io il suo tocco…faremo una seconda calata per il “Crest Tour” tra gennaio e febbraio. I Rough Silk sono stati la mia prima band diciamo professionale e tutt’ora sono ancora la mia passione segreta (RIDE). Abbiamo uno stile unico e questo è il motivo della mia devozione alla band. Ecco perché ho deciso di mettere in piedi una nuova versione dei Rough Silk…Stiamo registrando un nuovo disco e prima che tu me lo chieda, nessuna reunion è in programma con la line up originale. Sono rimasto l’unico a suonare a un certo livello, senza contare che Hilmer Staacke è morto lo scorso anno per una crisi asmatica. E comunque non funzionerebbe anche perché la separazione con alcuni è stata tutt’altro che amichevole, per essere sinceri…per cui dopo lo split nel 2003 ho scelto di metterci una pietra sopra. Poi ho formato una band con Andrè Hort e Mike Mandel, entrambi provenienti da una thrash band chiamata ‘A.O.D.” che aveva fatto da supporto ai Rough Silk in un paio di occasioni…inizialmente avevamo scelto un altro nome per la band ma dopo aver ascoltato le prime songs composte ci siamo resi conto che suonava Rough Silk al 100%, per cui ho chiesto agli altri se gli andava di farlo uscire sotto quel monicker. Avevo il diritto di usare il nome, visto anche che gli altri non suonano più, quindi perché sceglierne un altro? Sono l’unico rimasto dopo continui cambi di line up e comunque la proposta è sempre nello stesso stile: ‘Rough’ per le influenze thrash/death/hardcore nel riffing e ‘Silk’ per le parti di piano e tastiere. Cerchiamo di suonare in giro il più possibile ma il music businness al momento è scaduto parecchio…per cui vedremo cosa succederà. Ci piacerebbe certamente far da spalla a qualche nome importante, ma è sempre questione di soldi. Siamo una band della vecchia scuola, cerchiamo di suonare nei weekend; un po’ come in Ramones: quattro ragazzi in un van! Abbiamo appena siglato un nuovo contratto di booking e non abbiamo problemi nella routine del monta/smonta per gli shows, cosa che altre band invece hanno. Avere dei compagni più giovani che portano idee fresche è molto meglio che assumere qualche vecchio mercenario che suona solo per i soldi…suoniamo per passione e non per soldi.”

SE SI SCORRE LA TUA BIOGRAFIA PERSONALE CI SONO UN NUMERO INFINITO DI BAND, PROGETTI, GUESTS E TOURS CHE HAI FATTO IN VENT’ANNI DI CARRIERA…QUAL’E’ STATO IL MOMENTO CHE HAI PREFERITO?

“Eh, difficile da dire. Ci sono tanti bei momenti che porto nel cuore…quando sei a contatto con tanta gente impari nuovi modi di vedere e di lavorare. Qualcuno ti influenza di più, altri di meno, ma anche delle esperienze negative puoi sempre estrarre un insegnamento…ecco, incontrare molti miei idoli e riuscire ad avere da alcuni la loro amicizia è stato qualcosa di intensamente gratificante. Ho la possibilità di viaggiare, di vedere nuovi posti e di conoscere nuove persone, già di per se questo basta e avanza…spero di essere stato esaustivo!”

imm
TI PORTO ALLE ORIGINI DI FERDY DOERNBERG MUSICISTA…QUALI SONO STATE E SONO LE TUE INFLUENZE?

“Fammici pensare…quanto tempo hai a disposizione (RIDE)? Beh, per fare qualche nome direi Billy Joel, Bruce Springsteen, Bryan Adams, Agnostic Front, Slayer, Waylon Jennings, Steve Earle, Social Distortion, Allman-Brothers, Armored Saint, Cannibal Corpse, Johnny Cash, Bob Dylan, Dio, Rainbow, ZZ Top, John McLaughlin & Mahavishnu Orchestra, Vince Gill, Todd Snider, Jean-Jacques Goldman, Jackson Browne, Accept, Iron Maiden, Yes, Spock´s Beard, Toto, Thin Lizzy, The Band, Jason & The Scorchers, Morbid Angel, Bon Jovi, Rick Springfield, Townes van Zandt, The Ramones, Kiss, Lääz Rockit, The Hooters, Rose Tattoo, Dr.Hook, Pantera, The Eagles, Night Ranger, Deicide, John Wesley Harding, Ratt, Bob Wills, Kreator, Metallica, Pink Floyd, Hank Williams ( sr + jr ), Motörhead, Sick Of It All, Overkill, Anthrax, Testament, Cinderella ma sono sicuro di aver dimenticato molti miei idoli. I miei pianisti preferiti sono Billy Joel, Dr.John, Bruce Hornsby and Harry Connick jr.; cito anche Jon Lord per l’hammond così come Billy Joel quando suonava negli Atilla. Come slide guitarists posso dirti Lee Roy Parnell, Jerry Douglas, Duane Allman, Rick Vito, Bonnie Raitt, Bob Brozman, Pete Wells, David Lindley, Sonny Landreth, ma non posso non citare due dei miei favoriti, ovvero David Gilmour e Jeff Beck. Poi Vince Gill, Matt Roehr, Michael Lee Firkins, Ted Nugent, Gary Moore, John McLaughlin, Dickey Betts, Dimebag Darrell e Kerry King che ha scritto tra i migliori metal riffs. Come trombettisti direi Herb Alpert e ovviamente Miles Davis. Sono di aperta mentalità, mi piace ogni genere e non prediligo uno stile rispetto a un altro. Se parliamo di metal, tra le band che apprezzo di più puoi spaziare dall’heavy al death (ad esempio Morbid Angel, Deicide, Cannibal Corpse, Six Feet Under, Death, Atheist, At tThe Gates ), thrash- (Slayer, Testament, Kreator, Machine Head, Metallica, Laaz Rockit, Holy Moses, Destruction ) e qualche black-metal-band come Absu, Venom e Dimmu Borgir. Molti non se lo aspetterebbero da me ma ho iniziato in una punk band sullo stile Ramones, ci chiamavamo The Wabbles…ho sempre seguito l’hardcore newyorkese, infatti adoro Agnostic Front al delirio, così come sono delle vere ispirazioni Billy Joel, Bruce Springsteen, Bryan Adams, Bob Dylan, Randy Nerman, Bon Jovi e Ratt. Al momento nel mio stereo puoi trovare: Slayer : “world painted blood”, John McLaughlin : “to the one”, Cannibal Corpse : “evisceration plague”, Bruce Springsteen : “the promise”, Agnostic Front : “warrior”, George Strait : “twang” Kreator : “hordes of chaos”, Jeff Beck : “emotion & commotion”, Absu : “absu”, Atheist : “jupiter”, Randy Newman : “harps & angels”, Bloodclot! : “burn babylon burn!”, Lääz Rockit : “left for dead”, Metallica : “death magnetic”, Toby Keith : “bullets in the gun”, Chris Isaak : “mr. lucky”, Dr.John : “tribal”, Bon Jovi : “the circle”, Armored Saint : “la raza”, Sodom : “in war and pieces”, Sick Of It All : “based on a true story”, Iron Maiden : “the final frontier”, Jason & The Scorchers : “halcyon times”, Cynic : “traced in air”, Kiss : “sonic boom”, Dierks Bentley : “up on the ridge”, Spock´s Beard : “x”, Huey Lewis & The News : “soulsville”. Ho cercato di essere stringato, scusami (RIDE).”

SI, FERDY, OK VA BENE COSI’! CHITARRE, SLIDE, TROMBE, TASTIERE, VOCALS ECC…MA COM’E’ NATO MUSICALMENTE FERDY DOERNBERG? E SOPRATTUTTO QUAL’E’ LO STRUMENTO CHE PREDILIGI SUONARE?

“Non saprei…suono ciò che la song chiede di suonare! Come tastierista preferisco le tastiere considerate ‘vintage’, ovvero Hammond, Wurlitzer e Moog! Preferisco suonare che programmare (RIDE)…le slide mi hanno sempre affascinato, non so perché. Ma alla base sento quello che la song necessita, il resto viene da solo. Per quel che riguarda i miei inizi, credo che sia stato come per tutti gli altri: per passione.”

SE TU AVESSI LA POSSIBILITA’ DI DARE CONSIGLI A DEI GIOVANI MUSICISTI, COSA DIRESTI LORO?

“So che molti metal fans mi odieranno per quel che sto per dire, ma si può imparare da ogni genere di musica, non solo metal. Anche Eros Ramazzotti è un buon musicista…è importante rimanere aperti con la mente, e non solo nella musica. Odio la gente intollerante e stupida, il principio di base della vita è imparare.”

ULTIMA DOMANDA…COSA C’E’ NEL FUTURO DI FERDY DOERNBERG?

“(SORRIDE) Niente di speciale…registrare, suonare, andare in tour, scrivere e ultimo ma non ultimo: vivere! Sto lavorando al mio prossimo solo album, suono molti shows acustici come cantautore, e ci sono in programma i tour con Rough Silk e Axel Rudi Pell. E soprattutto lavorare con chiunque mi chiami. Nel music businness le cose succedono in poco tempo: ricevi una telefonata e dopo due giorni sei in volo per chissà dove…ho imparato una cosa in questi anni: la maggior parte delle cose in vita non possono essere pianificate; o certamente le puoi pianificare ma ti ritroverai comunque in situazioni dove tutto il tuo lavoro sarà polvere nel vento…probabilmente è meglio parlare di speranze o aspirazioni! Spero di continuare ad essere occupato, in salute, fortunato e magari qualche cosa di interessante arriva…chi lo sa?!??”

OK, SIAMO IN CHIUSURA. GRAZIE DEL TUO TEMPO FERDY E DELLA LUNGA CHIACCHERATA…TI LASCIO CARTA BIANCA PER SALUTARE I TUOI FANS ITALIANI!

“Ciao ragazzi…ci vedremo presto, spero. Grazie per l’affetto e per il supporto!”

imm
Certo che ci vedremo presto Ferdy…aspettiamo il nuovo Rough Silk per farti ancora il quarto grado!!!