Loading

Epica + Stream of Passion + Xandria @ Alcatraz

Per moltissimi fan, la trepidante attesa davanti ai cancelli dell’Alcatraz ha avuto inizio già dalle 8 del mattino. Un’attesa sicuramente addolcita dall’amichevole presenza dei membri delle varie band protagoniste che, anche prima dell’apertura dei cancelli, hanno scambiato quattro chiacchiere e scattato le prime foto della giornata. Superata la tradizionale criticità dell’apertura dei cancelli, ecco che finalmente l’Alcatraz si riempie di tutti i metalheads accorsi. E lo show può avere inizio!

XANDRIA

Apertura di gran classe affidata ai tedeschi Xandria, che hanno inaugurato la loro performance eseguendo “Valentine”, primo singolo estratto dal recente full-length “Neverworld’s End“. Grandissimo fervore tra il pubblico che ha inoltre potuto apprezzare l’esecuzione di brani accattivanti quali “Blood Of My Hands“, “Euphoria“, “Forevermore” e “The Lost Elysion“. A chiudere la performance dei symphonic metaller la suggestiva “Ravenheart“, pezzo che ha immancabilmente riportato i fan più nostalgici all’era della rossa Lisa Middelhauve, storica vocalist della band. Gran bella performance, quindi, quella degli Xandria che tornano sul più famoso palco milanese dopo l’Out of the Dark Festival, che li ha visti riscuotere il medesimo successo. Manuela Kraller, bellissima e carismatica, offre a tutti una performance veramente coinvolgente anche grazie ad un’innata empatia che rende efficace e tangibile l’interazione con i fan. Graditissima, inoltre, la presenza di Fabio d’Amore (SERENITY), che ha sostituito al basso l’infortunato Nils Middelhauve.

STREAM OF PASSION

Show semplicemente mozzafiato quello regalatoci dagli olandesi/messicani Stream Of Passion: vasta varietà di pezzi di ottimo stampo symphonic metal contornato da originali richiami al folklore messicano che hanno messo in luce le strabilianti abilità vocali di Marcela Bovio, supportata da una perfetta presenza scenica e un comparto strumentale di altissimo livello grazie anche all’uso del violino elettrico, che ha regalato un tocco magico all’intera performance. Inoltre, sfidiamo chiunque a dimenticare il simpatico intervento in italiano della vocalist che ha dimostrato tantissima dolcezza e simpatia.

EPICA

Dopo un rapido cambio di scenografia, è il turno delle vere star della serata: gli EPICA.
Dopo il tradizionale intro strumentale (per l’occasione estratto dall’ultimo album Requiem For The Indifferent ), spetta a “Monopoly On Truth” il compito di infiammare il pubblico presente che, probabilmente, si sarà accorto del piccolo “incidente di percorso” ai danni dell’avvenente Simone Simons che, inaspettatamente, si è vista arrivare in faccia una delle bacchette del batterista Arien. Piccolo check dietro le quinte, e si ritorna di nuovo on stage: pericolo scampato. Ottima la scaletta dei symphonic metallers olandesi, che hanno proposto buona parte del nuovo materiale, senza però tralasciare i grandi classici amati dal pubblico nostrano, “Cry for the Moon“, “The Phantom Agony“, “Sancta Terra“, “Blank Infinity“, “The Obsessive Devotion” e la maestosa conclusione di ogni live targato Epica, “Consign to Oblivion“.
Nonostante il basso fosse preregistrato a causa dell’assenza di Rob Van Der Loo, quello degli olandesi è stato veramente uno show mozzafiato. Fantastica interazione fra i membri, grande affiatamento e quella cooperazione di fondo che, ormai da un decennio, ha reso gli Epica una delle realtà più affermate nel panorama musicale europeo.