Alcuni dischi richiedono più tempo del dovuto: anche se gli ascolti si susseguono, senti dentro che non è il momento giusto per approcciarti alla proposta sonora in questione! E’ un mantra che funziona in molti casi, facendo si che si possa ‘guardar il rovescio della medaglia’, tante altre volte invece arriva la conferma che questo determinato prodotto ha qualcosa che non gira.
I varesini Aeternal Seprium sono uno di quei casi in cui le cose girano ma senza lasciar traccia del loror passaggio; il quintetto, ‘esploso’ al sole grazie a qualche demo e a una serie di concerti che li ha portati in giro per il nord Italia, affonda le proprie radici in un vigoroso power/epic metal guitar oriented, incastonato dalla voce di Stefano Silvestrini che rappresenta il punto forte della band; qua e la spuntano echi folkeggianti o melodici che li rendono degni di essere ascoltati.
“Against Oblivion Shade” è un disco che li rappresenta in un momento di transizione: notevolmente superiori alle band ‘underground’ ma non ancora abbastanza preparati per fare il cosidetto ‘salto’; se da una parte abbiamo una coesione e una capacità d’arrangiamento davvero notevole, dall’altra il lavoro in consolle è poco più che sufficiente, specie nel mixing dove le chitarre vengono pesantemente sovrastate da doppia cassa e (soprattutto) voce…le performance trasudano esperienza, mentre a livello di idee manca quel ‘LA’ che lasci in testa un coro o una strofa…intrigante l’artwork e splendido il booklet interno, particolare non da trascurare (oltre alla musica)…
“The Man Among Two Worlds”, “Sailing Like The Gods Of The Sea” e “Under The Flag Of Seprium” assaltano e provano a spaccare le gambe già al primo ascolto, mentre “Vainglory”, “In Sign Of Brenno” e “Victimula’s Stone” cercano di spiazzare l’ascoltatore con le virate epic e (grandiose) linee vocali…”L’Eresiarca” fa sorridere mentre la restante parte delle songs passa senza infamia e senza lode.
“Against Oblivion Shade” è un disco a cui manca qualcosa…lo spirito battagliero degli Aeternal Seprium colpisce per impatto salvo poi non tornare indietro a dare il colpo di grazia. Le basi ci sono, ma ci si aspettava qualcosa di più.