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ALMANAC – Tsar

Gli split non mentono mai…mettono a nudo il carattere di un artista, lo rendono permeabile alle proprie paure provando a smuovere quel torpore che il ‘nome’ irrimediabilmente apporta; rimane fondamentale muoversi, scatenare la verve creativa e lasciarsi trapassare da lato a lato dalla passione in modo da rimettersi in gioco con le giuste carte…

 

Gli Almanac sono il nuovo Victor Smolski…toltosi di dosso il pesante nome Rage e le limitanti strutture metalliche, il prodigio delle sei corde si avvicina maggiormente alle sonorità dell’ultimo Lingua Mortis imbastendo una band che annovera musicisti di spiccata fama e capacità. Il songwriting riprende alcuni tratti dei due gruppi sopra citati ma decide di muoversi attraverso soluzioni più epiche, sia a livello musicale che d’atmosfera. Le ambivalenze vocali, le incursioni orchestrali (oltre alla caratura chitarristica) rendono questo “Tsar” un accativante punto di (ri)partenza.

 

La produzione è meticolosa in ogni minimo dettaglio, capace di essere a tratti evocante e a tratti dannatamente diretta. La visione musicale di queste nove songs mette in auge suoni ben amalgamati e performance stellari, dove il clou risiede sia nel guitar work sia nelle interpretazioni dei tre vocalist (David Readman su tutti). Il mixing favorisce le parti melodiche mentre il mastering rende poderosa l’avanzata di singolo strumento.

 

“Tsar” è un disco colto, mai banale e ben studiato a tavolino, per cui l’approccio iniziale potrebbe scoraggiarvi…la stessa titletrack è un evocativo ensemble di metal e orchestra governato dalla ponderatezza dei cori, mentre brani come “Hands Are Tied” e “No More Shadows” si forgiano su un’equilibrata fusione tra parti pesanti e incursioni melodiche. “Darkness” e “Nevermore” fanno da ponte a capitoli più incisivi come “Self-Blinded Eyes”, “Children Of The Future” e “Reign Of Madness”, dove fuoriesce il meglio degli Almanac e del loro estro.

 

Un ritorno annunciato grandemente che non ne tradisce le aspettative…Victor Smolski si dimostra nuovamente un artista di grande spessore e intelligenza, capace di rinverdire come la primavera senza sacrificare la sapienza acquisita negli anni ‘rabbiosi’…disco intenso da ascoltare ad occhi chiusi.

  • 8/10

  • ALMANAC - Tsar

  • Tracklist

    1. Tsar

    2. Self-Blinded Eyes
    3. Darkness
    4. Hands Are Tied
    5. Children Of The Future
    6. No More Shadows
    7. Nevermore
    8. Reign Of Madness
    9. Flame Of Hate

  • Lineup

    Victor Smolski: Guitars

    David Readman: Vocals
    Andy B. Franck: Vocals
    Jeannette Marchewka: Vocals
    Arminic Alic: Bass
    Michael Kolar: Drums
    Enric Garcia: Keyboards & Piano
    Orquestra Barcelona Filharmonia: Orchestral Parts