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AMBERIAN DAWN – Innuendo

Si sapeva che i calderoni ‘female fronted’ e ‘symphonic’ sarebbero dilagati a macchia d’olio, generando capolavori ma altrettante nefandezze; difficile capirne il valore ad un primo approccio, specie quando un genere ammalia oltremodo, ma è un compito dovuto per non ritrovarci a spendere soldi per qualcosa che non li vale.

Gli Amberian Dawn valgono i vostri soldi? Si e no…ormai non proprio musicisti di primo pelo e finalmente forniti di una cantante dal valore soprafino, Tuomas Seppälä e soci provano a sondare dei fondali musicali più accessibili e commerciali, mantenendo sempre attiva l’eleganza caratterizzante la loro proposta; il risultato, sinceramente, appare poco maturo e sottotono, dove la sensazione è di trovarsi al cospetto di una band che ancora non ha ben delineato il percorso per far esplodere le proprie idee. Forse, anche l’inserimento di una vocalist come Capri è qualcosa che il songwriting della band deve ancora assimilare totalmente.

La produzione viaggia sulle rotte tipiche del genere: suoni pomposi oscuri e cristallini, performance atte a sorreggere l’estro melodico con relativi cori d’effetto e mixing e mastering con il solo obiettivo di porre in auge vocals e orchestrazioni al massimo volume; in effetti credo che “Innuendo” avrebbe potuto usufruire di una produzione diversa per mostrarsi ‘innovativo’ soprattutto nella parte tecnica.

Le songs si lasciano ascoltare, tra un cantato sicuro e potente e orchestrazioni sinuose; “Ladyhawk”, “The Court Of Mirror Hall” e “Rise Of The Evil” si plasmano come i capitoli più accessibili e visionari degli Amberian Dawn, capacitandosi di cori dal forte impatto. Sorprende come livello “Innuendo”, sia per le strutture impattanti che per un tiro inedito all’interno di questo platter, mentre capitoli come “Knock Knock Who’s There” e “Your Time – My Time” finiscono nel dimenticatoio senza eccessivi ripensamenti.

Per ritornare alla premessa inziale, gli Amberian Dawn sono uno di quegli act a cui è lecito dare un ascolto ma a cui approcciarsi in modo divinatorio solo se estremamente convinti. “Innuendo”, con qualcosa di diverso, avrebbe potuto essere un disco convincente e celebrato; così com’è, purtroppo no.

  • 6/10

  • AMBERIAN DAWN - Innuendo

  • Tracklist

    01. Fame
    & Gloria 
    02.
    Ladyhawk
    03.
    Innuendo
    04. The
    Court Of Mirror Hall
    05.
    Angelique
    06. Rise
    Of The Evil
    07. Chamber
    Of Dreadful Dreams
    08.
    Knock Knock Who's There
    09.
    Symphony Nr 1, Part 1 – The Witchcraft
    10. Your
    Time – My Time


  • Lineup

    Capri:
    Vocals 
    Emil
    Pohjalainen: Guitars
    Tuomas
    Seppälä: Keyboards
    Jukka
    Hoffrén: Bass
    Joonas
    Pykälä-Aho: Drums