Per chi non li conoscesse, gli Ammunition sono un supergruppo scandinavo formato da membri, attuali o passati, di gruppi come i Wig Wam, gli Eclipse, i W.E.T. e i Circus Maximus. Come prevedibile, il genere proposto è un hard rock dai molteplici richiami e con occhio attento alle melodie.
Se il precedente “Shanghaied” venne accolto con entusiasmo, nemmeno il primo singolo estratto da questo secondo lavoro, intitolato semplicemente “Ammunition”, è passato inosservato: “Wrecking Crew” si è ritrovata nelle classifiche di vendita norvegesi e ha portato i nostri, fautori di un hard rock decisamente godibile, alla finale dell’Eurovision norvegese.
In attesa di scoprire se anche il disco in questione, in uscita il 26 gennaio per Frontiers, riceverà dal pubblico lo stesso trattamento riservato al singolo, possiamo dire di trovarci tra le mani un buon album dal sapore vintage; sicuramente non il massimo dell’originalità, ma fatto di episodi più che riusciti, come l’opener “Time” o “Caveman”.
Aldilà di qualche momento trascurabile (leggasi “Eye for an Eye” ), il disco scorre piacevolmente, pur senza fare gridare al miracolo, e perciò merita una promozione piena, nonostante da gente del calibro di Erik Martensson e di Age Sten Nilsen sarebbe lecito aspettarsi anche qualcosa in più. Mutuando una classica espressione usata dai professori liceali, chiudiamo dicendo: bravi, ma avrebbero potuto fare meglio.