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ARTAIUS – Torn Banners

Dopo due anni dal loro primo full lenght album, gli emiliani di Artaius tornano sulla scena folk metal italiana con un nuovo record, “Torn Banners”. Vediamo di cosa si tratta.

Dalle prime note della produzione, l’ascolto si prospetta interessante, con fiati folkeggianti e ritmi incalzanti, una sonorità che ricorda gli “Eluveitie”, ma… stacco… improvvisamente sto ascoltando metal melodico moderno con tastiere e “staccato” alla “Temperance” o “In Flames” degli ultimi tempi. Tutto ciò ancora solamente nella prima canzone! L’esecuzione sembra impeccabile, e la voce femminile di Sara Cucci straordinariamente piacevole in duetto con un growl ben definito di Francesco Leone, ma tuttavia mi ritrovo abbastanza confuso dopo l’ascolto della prima traccia “Seven Months”.

Questa dicotomia forte, folk – metal moderno, persiste un po’ in tutti i brani, ma non in maniera così spiccata come nella prima canzone, infatti i migliori brani risultano quelli in cui questa si sente di meno, dove si ha un’impronta più tipicamente folk o progressive moderna. Ad esempio un ottimo brano è “Leviathan”, traccia progressive folk eccellente, con violino protagonista, ponti di basso e riff puliti e melodici, un po’ che ricordano gli “Arcturus”, ben legati a parti incalzanti di doppia cassa e growl, mentre la voce femminile passa da canto lirico a canto melodico con maestria.
Peccato che non si prosegua in questo modo. “Eternal Circle” parte come un brano melodic death, ma di colpo si passa a melodie del folk irlandese per tornare come se niente fosse a sonorità moderne, lasciando molto interdetti.

Stacco molto piacevole è l’acustica “Pictures of Life”, dove la voce di Sara proietta veramente nella tranquillità delle colline irlandesi; ottimo ascolto pieno di nostalgia.

Questo è un album a dir poco vario. Molto melodico, con riff assolutamente catchy, che si ricordano facilmente, piacevolissimo da ascoltare ma senza continuità e spesso incoerente. Non poche volte mi sono ritrovato a chiedermi cosa stessi effettivamente ascoltando. La band ha potenziale, e canzoni tipo “Leviathan”, “The Hidden Path” e “By Gods Stolen” sono veramente di alto livello, ma poi ci sono quei brani che lasciano perplessi, completamente spaesati. Anche l’unico in italiano, “Dualità”, non convince pur avendo tutte le carte in regola.

A livello tecnico, a costo di ripetermi, devo dire che questa produzione è ineccepibile, crea sicuramente curiosità, e alcune canzoni sono in grado di entrare in sintonia con l’ascoltatore – e personalmente credo che in futuro lo riascolterò, ma resta altamente incoerente. Peccato(?).

  • 6,5/10

  • ARTAIUS - Torn Banners

  • Tracklist

    01. Seven Months
    02. Daphne
    03. Leviathan
    04. Eternal Circle
    05. The Hidden Path
    06. Pictures of Life
    07. Pearls of Suffering
    08. Dualità
    09. By Gods Stolen
    10. By Humans Claimed
    11. Torn Banners


  • Lineup

    Sara Cucci (Clean vocals),
    Francesco Leone (Scream and growl vocals),
    Elena Mirandola (Violin)
    Giovanni Grandi (Keyboard/Synth),
    Massimo Connelli (Guitars),
    Enrico Bertoni (Bass guitar/Backing vocals),
    Alessandro Ludwig Agati (Drums/Percussions)