Ormai penso che sia inutile che ci nascondiamo dietro un dito, il death metal sta vivendo una fase di seconda (terza? quarta?) giovinezza grazie ad ottimi album di eterni ragazzini come i Suffocation ma anche grazie alla linfa vitale freschissima portata dalle nuove leve. I francesi Atlantis Chronicles esordiscono come si suol dire col botto, con un album che ha veramente tutto per esaltare i deathster di ogni generazione. Diciamolo chiaramente, Ten miles underwater è un disco enorme, meravigliosamente complesso e completo dall’inizio alla fine. Il quintetto non si è posto nessun tipo di limite né di restrizione mentale, riuscendo a realizzare quello che spero possa essere percepito dal pubblico come un vero e proprio capolavoro, una nuova pietra miliare per quanto riguarda un certo tipo di death metal. Il bello è che dentro Ten miles underwater si può trovare veramente di tutto, dal riffing che riesce a spaziare tra la scuola svedese in quanto a melodia a quella americana più brutale, passando per un basso che mi ha ricordato non poco lo stile di Dominic Lapointe per arrivare ad un drumming super tecnico e nervoso ed una voce urticante e veramente espressiva. So che tutto questo sembra avere poco senso, ma gli Atlantis Chronicles sono effettivamente la prima band che riesce a sguazzare senza problemi e senza risultare ruffiana o pacchiana in quella porzione di mare dove si scontrano le correnti melodiche, brutali e progressive. Il tutto sorretto da una personalità che spinge il quintetto a volare già altissimo, aiutato oltre che da una tecnica strumentale di assoluta levatura, da una voce che mi ha ricordato a tratti quella di John Henry dei Darkest Hour per timbro ed intensità assoluta. Perfetta la produzione, cristallina ma alllo stesso tempo solida e maledettamente reale. Il concept acquatico che sembra un po’ una distopia di ventimila leghe sotto i mari (purtroppo non posso dilungarmi più di tanto, ma la storia che si dipana attraverso i brani è veramente affascinante) e un’artwork bellissimo sono la proverbiale ciliegina sulla torta. Un disco da avere e da consumare fino allo sfinimento dei padiglioni auricolari, fino a che ogni riff, tempo storto e follia musicale (c’è anche un pizzico di flamenco nella traccia strumentale conclusiva!) sarà entrato sotto la pelle per conquistare il cuore di chi è pronto ad aprirsi al futuro del death metal. Adesso.
ATLANTIS CHRONICLES – Ten miles underwater
ATLANTIS CHRONICLES - Ten miles underwater
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Tracklist
1. Enter the bathysphere...2. ...and embrace the abyss3. Echoes of silence4. Thousands Carybdea5. Homocene6. Ten miles underwater7. L'ivresse des profondeurs8. Architeuthis Dux9. Tales of Atlantis10. Stomias Boa11. Behold the Kraken12. William Beebe
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Lineup
Sydney Taieb. batteriaJérome Blazquez. chitarraAntoine Bibent. voceAlex Houngbo. chitarra, voceMikael Rumebe. basso, basso fretless
- GenereTechnical progressive death
- Anno2013
- Casa discograficaCoroner Records
- Websitehttps://www.facebook.com/atlantischronicles