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AUDREY HORNE – Youngblood

Ci sono fenomeni e fenomeni…nel mercato discografico, specialmente, trovarne la differenza è davvero difficile e insinuoso; ci si deve destreggiare tra movimenti di marketing, alcune subdole trovate pubblicitarie e altre piccole amenità per poter capire chi è davvero un fenomeno e chi è fatto passare per tale…la resa sonora, le tracce musicali, alla fine, fanno la differenza…

Gli Audrey Horne mi sono stati venduti come un fenomeno vero e proprio…ammettendo la mia ignoranza essendomi misconosciuti, ho preventivamente cercato di capirne i lavori precedenti in modo da avere un quadro di informazioni più dettagliato per recensire questo “Youngblood”; quarto lavoro per Toschie e soci, provenienti dalla regione scandinava, proponente un ruffianissimo hard rock (anche se qua e la qualche spunto maideniano si sente) caratterizzato da riffs cadenzati, strutture intuibili e cori costruiti con l’intento di conquistare facilmente l’ascoltatore.

In termini tecnici è un disco ad hoc…produzione calda e rovente per sviscerare al 100% la forza della band, suoni azzeccati (per le chitarre, sia nelle granitiche ritmiche che nelle precise soliste) e parecchio stile anni 80, performance da incorniciare per gusto nell’ispirazione e maestria esecutiva, mixing e mastering che viaggiano a braccetto per far scaturire quell’insieme di vibrazioni e piccole sfumature che un buon disco di rock alla ‘vecchia maniera’ può contenere… E si salta letteralmente sulla sedia al ritmo dell’opener “Redemption Blues” o delle successive (e altrettanto persuasive) “Straight Into Your Grave”, “Youngblood” e “There Goes A Lady” (tanto diverse tra loro ma altrettanto sorprendenti), da “Show And Tell” le cose cambiano…l’ispirazione, per quanto ruffiana, delle prime tracce si spegne in momenti altisonanti come “Cards With The Devil” e “The Ends Here”…”Pretty Little Sunshine” prende il premio per il picco più basso di “Youngblood”, mentre “The Open Sea” e “The King Is Dead” lasciano ancora qualche spiraglio di ripresa…

Un disco forte nella prima parte e pallido nella seconda…gli Audrey Horne salvano se stessi grazie all’enorme presa live,  ‘trasformando’ certe semplici tiritere rock in canzoni dalla verve poderosa. “Youngblood” comunque rimane un disco appetibile, scontato, ma appetibile.

  • 6/10

  • AUDREY HORNE - Youngblood

  • Tracklist
    1. Redemption Blues
    2. Straight Into Your Grave
    3. Youngblood
    4. There Goes A Lady
    5. Show And Tell
    6. Cards With The Devil
    7. Pretty Little Sunshine
    8. The Open Sea
    9. This Ends Here
    10. The King Is Dead

  • Lineup
    Toschie: Vocals
    Ice Dale: Guitars
    Kjetil Greve: Drums
    Thomas Tofthagen: Guitars
    Espen Lien: Bass