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BARBARIAN PIPE BAND – Rota

Da una quindicina d’anni a questa parte sembra che la rievocazione dei tempi passati, specie i Secoli Bui, sia diventata una specie di moda, complice anche qualche riuscita trovata cinematografica e il coraggio di alcuni di inserire elementi folkloristici all’interno di un altro genere musicale…in realtà, la rievocazione (io preferisco definirlo ‘tributo’) del passato è qualcosa che non si è mai perso negli anni, basta osservare il numero di edizioni raggiunto dai vari festival nei borghi italiani o francesi per farsi un’idea…

E mentre la moda del folk rock/metal investe a pieno volume tutto il globo, ecco che compaiono degli act come questi Barbarian Pipe Band che se ne sbattono altamente dei clichè in voga e pubblicano (anche se è del 2008 ma è talmente bello che merita una recensione) questo “Rota” che sa di oscuro e selvaggio quanto più si possa immaginare. Il quintetto riesce nel difficile compito di portare in auge la fatica di un’epoca passata, fatta di uomini che combattevano per sopravvivere ogni minuto; si sente il sapore della terra calpestata, delle ferite di guerra, del vino acido e dello stato di euforia che il ritmo delle danze dava alle persone.

Da annoverare, oltre alla struttura del quintetto (due percussionisti e tre polistrumentisti), anche la gloriosa ricerca di traditionals o di balli in un arco geografico molto ampio e il gusto nell’arrangiamento…si passa da antichi balli piemontesi (i Barbarian Pipe Band vivono nel biellese) come “Curenta ‘d S. Peire” e “Mustrudanso” a melodie tipicamente bretoni come “Tarantamoricana”, “Lo Cavalcone De Nantes” e “Le Vin L’è Bon”, passando per qualche chicca come la multietnica “Tarantum”, l’ucraina “Kokhanochka” e la portoghese “Barulho Parafuso”; gradevoli anche le ‘barbariane’ “Mundus Canide”, “Rota” e “La Sagrinazione” e l’anonimo “Mitdans”…

Come? Ah, non ho fatto la solita analisi tecnica riguardante la qualità dei suoni o della produzione…beh, se non fosse un disco talmente coinvolgente e studiato nei minimi dettagli vi pare che mi sarei preso la briga di recensirlo a tre anni dal suo ‘parto’???

Alla pari di tanti act stranieri (chi ha detto Stille Volk???) i Barbarian Pipe Band hanno molto da dire e da far conoscere al mondo…checchè se ne dica, un disco è cultura, fatica e ricerca; e fidatevi, alla fine dei cinquantadue minuti di musica di “Rota” qualcosa sicuramente avrete imparato.

  • 8/10

  • BARBARIAN PIPE BAND - Rota

  • Tracklist

    1.Saltarello

    2.Le Bal De l’Ours

    3.Barulho Parafuso

    4.Andro 23

    5.Tarantatum

    6.Tarantarmoricana

    7.Mundus Canide

    8.Lo Cavalcone De Nantes

    9.La Fija D’Un Cavajè

    10.Rota

    11.Mitdans

    12.La Sagrinazione

    13.Curenta ‘d S. Peire

    14.Mustrudanso

    15.Kokhanochka

    16.Le Vin L’è Bon


  • Lineup

    Madrasko: Set di Tamburi Tonanti, Rullante Napoleonico, Nakers, Tromba Marina e Voce

    Klarinzia: Davul, Davullino, Putipù e Gong

    Tuak: Piva Medievale, Piva Piemontese e Highland Bagpipe

    Devsko: Piva Piemontese, Piva Medievale, Highland Bagpipe, Bombarda, Fifre, Schalmej, Zampogna, Smallpogna, Ghironda e Sonagli

    Diabulus In Musica VII-M: Piva Medievale, Highland Bagpipe, Flauti, Tammorra, Nakkere, Nichel-Harpa e Bombarda