A distanza di qualche mese da “Bringer of Pain” disco confezionato dai suoi ex compagni di gruppo, è arrivato anche per Anton Kabanen, ex chitarrista dei Battle Beast, il momento di tornare sulle scene, con questo “Berserker“, debut album della sua nuova creatura chiamata Beast in Black.
Accompagnato da musicisti di esperienza, quali sono Kasperi Heikkinen (ex Amberian Dawn, ex U.D.O), Sami Hänninen (ex Brymir), Máté Molnár (Wisdom), e dall’ugola d’oro di Yannis Papadopoulos (Wardrum), il chitarrista finlandese offre al pubblico un disco che non si discosta dal tipico sound della sua vecchia band degli esordi.
In “Berserker” è possibile sentire infatti il tipico mix di heavy e power metal che ha caratterizzato i primi Battle Beast, devoto agli anni ’80 e in particolare ai Judas Priest, condito da synth e tastiere, anch’esse tipicamente ottantiane, da assoli al fulmicotone, e da un’epicità che strizza l’occhio a certi Sabaton. Che si tratti della trascinante ed epica “Blind and Frozen“, della galoppante “Born Again” o dell’elettronica “Crazy, Mad, Insane“, una sorta di singolo dei Dead or Alive sotto steroidi, i nostri non sbagliano un colpo, mettendo a segno 50 minuti con un proprio stile ben definito (certo, è quello dei Battle Beast, commenterà qualcuno) perfettamente riusciti e sorprendenti per la facilità con la quale le melodie si insinuano nella testa dell’ascoltatore.
Insomma, “Berserker” è un ottimo album di debutto, composto da canzoni godibili e ben prodotte, che hanno tutto ciò che un disco di questo genere possa richiedere: potenza, velocità, versatilità vocale, sezione ritmica precisa e dinamica, melodie azzeccate, talvolta ruffiane, ma coinvolgenti ed epiche. Pane per i denti di amanti del power metal e non solo.