“Mondoscuro” nasce dalla malefica unione di due delle più influenti band estreme della nostra penisola, che si cimentano in un’impresa che sicuramente renderà felici i rispettivi die hard fans.
Nel corso degli anni Necrodeath e Cadaveria hanno sempre collaborato, scambiandosi anche diversi elementi (vedi Flegias aka Marcelo Santos). L’idea quindi girava già da un po’ nelle macabre menti dei musicisti coinvolti e a conti fatti il risultato è stato più che buono. L’ep di sei pezzi vede i Cadaveria interpretare la celeberrima “Mater Tenebrarum” nel loro classico stile.
Questo la rende sicuramente meno thrash, enfatizzando maggiormente le parti atmosferiche, ma ha il grande pregio di non perdere la potenza intrinseca della song. Ottimo il finale operistico che vede tra gli ospiti Linday Schoolcraft dei Cradle Of Filth. I Necrodeath dal canto loro si cimentano con “The Spell” (da “The Shadows Madame” del 2002) reinterpretandola alla loro maniera e curando splendidamente l’alternarsi tra parti più lente e sfuriate black/thrash. I due brani inediti, “Dominion Of Pain” e “Rise Above”, sono accattivanti quanto basta e riescono a farsi apprezzare nella loro interezza. Chiudono l’ep due cover dai risultati alterni. “Christian Women” dei Type O Negative non è allo stesso livello dell’originale. Purtroppo la voce di Peter Steele (R.i.p.) rimane inarrivabile e sebbene le dinamiche usate siano particolarmente azzeccate non bastano a colmare il divario. Per quanto concerne “Helter Skelter” dei The Beatles viene mantenuta la linea melodica originale incastrandola nel tipico sound Necrodeath.
Ne esce un ibrido interessante ma niente di più. “Mondoscuro” è certamente un lavoro fatto più per il divertimento dei partecipanti al progetto ed in quest’ottica bisogna inquadrarlo. Se assurgerà in futuro a diventare un cult album (come “Project One – Mondocane” uscito nel 1989) soltanto il tempo potrà dircelo.