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CANCER BATS – Dead Set On Living

Fermatevi un attimo, smettete di consumare dischi come fossero pop-corn, staccatevi da quei cazzo di iphone e concentrate per una volta l’attenzione su quattro coraggiosi ragazzi canadesi, quattro tipacci che girano il mondo trascinati dallo smisurato amore per la loro musica e dalla voglia di farne partecipi quante più persone possibile. Svuotate la testa da idee balzane, pregiudizi, chiusure mentali, prendetevi una quarantina di minuti della vostra vita e lasciatevi inondare dall’energia, dalla voglia di emergere, dall’urgenza espressiva di un manipolo di musicisti nel cui sangue scorrono metal, hardcore, southern rock infetto, rock’n’roll in dosaggi tali da creare uno dei cocktail sonici più micidiali del 2012. La strada verso il delirio è tracciata in undici canzoni tese, intense, rabbiose e scattanti, solo a piccole dosi veloci e più spesso attanagliate da mid-tempo dal groove spaccamontagne. Niente nefandezze metalcore, tamarrate o giochi di prestigio da shredder; i Cancer Bats sono l’epitome della band sudata e genuina, dall’attitudine incorruttibile, che si è inventata una ricetta unica per farsi strada nel mondo musicale moderno. Di gente che, al pari di questi rappresentanti della terra della foglia d’acero, suona incazzata col mondo e carica a pallettoni ce n’è stata e ce n’è tanta tuttora, però i Cancer Bats hanno qualcosa che la media, ma anche la maggior parte dell’alta gamma, degli ensemble di picchiatori puri non ha in dotazione. La visceralità dei quattro è degna dell’hardcore dei primi anni ’80, la forma è molto diversa ma nella sostanza i Nostri arrivano al cuore di chi ascolta come pochi sanno fare. Hanno un senso del riff che le rock band di alta classifica venderebbero madre, morose pornostar e tutta la cocaina della scorta personale pur di rubarglielo; ci sono linee vocali tanto brutali quanto catchy, spontanee come se racchiudessero in una sola voce le irrequietezze di una intera generazione, urlanti eppure interpretative, perché la modulazione si adatta ai cambi di mood e la seconda voce è un sostegno superbo a un lead singer dalla forza d’urto smisurata. Il musicista di qualità superiore, se proprio vogliamo scendere banalmente su questioni tecniche e di stile, è il corpulento chitarrista Scott Middleton, che ha speso anni a forgiare un sound grasso, ispido, sorprendentemente personale, capace di passare da pigre risacche in odore di doom a esplosioni punk/thrash difficilmente assimilabili ad altri strumentisti. Scott riesce ad essere distruttivo emanando un calore e un feeling che racchiude la lezione di Dimebag Darrell e Zakk Wylde, tanto per dare qualche barlume di riferimento, e  una serie di piccoli filler, repentini cambi di riff, stridori che ne delineano nettamente il modo di suonare dalla massa dei chitarristi odierni. I Cancer Bats non si gettano a testa bassa nella mischia, attenzione, dettano cadenze pregne di tensione e di combattività come se stessero guidando una rivolta e dessero il tempo alla marcia di un intero esercito; pestano duro e schiacciano l’ascoltatore sotto un muro di suono a dir poco monumentale ma scosso da patterns ritmici intriganti e presto memorizzabili, che solo in rare occasioni si abbandona alla bieca velocità. Le singole canzoni faranno gara a diventare il vostro inno, il simbolo del tormentato presente che stiamo vivendo, una bandiera sdrucita ma dai colori squillanti che rappresenta come meglio non si potrebbe il grande rock nel terzo millennio. Fate partire “Rats”, iniziate a scapocciare e a urlare contro i vostri nemici, e sarete pronti a gettarvi in una feroce battaglia in nome dei Cancer Bats. “There’s a special place in hell for people like you, there’s a special place in hell for all the shit you’ve done”.

  • 8,5/10

  • CANCER BATS - Dead Set On Living

  • Tracklist
    1. R.A.T.S.
    2. Bricks and Mortar
    3. Road Sick
    4. Breathe Armageddon
    5. Dead Set On Living
    6. The Void
    7. Old Blood
    8. Drunken Physics
    9. Bastards
    10. Rally The Wicked
    11. New World Alliance

  • Lineup
    Scott Middleton - chitarra
    Liam Cormier - voce
    Mike Peters - batteria
    Jaye R. Schwarzer - basso