Dove c’è una visione musicale troviamo sempre una speranza di accrescimento…se si riesce ad avere una mente sufficientemente aperta si può bypassare il blocco definito dai generi ed arrivare a godere degli artisti più disparati e oltranzisti che si possano incontrare.
Nel caso dei Crimson Moonlight è molto difficile trovare una via da perseguire…ormai dei veterani della scena estrema underground nonostante le risicate release, i quattro scandinavi evitano di conformarsi alle evoluzioni moderne e tempestano le nostre orecchie con un death/black vecchio stampo, bastardo e assassino grazie ad un vintage-mood. L’ira e la rabbia esternate in questo “Divine Darkness” ci riportano indietro di qualche lustro, soprattutto grazie al disperato modus vocali e alle persecuzione di strutture quasi totalmente indebitate con il blast beat.
La produzione è grossolana ma non per questo deficitante il risultato finale, essendo un particolare che ne arricchisce la grezza qualità. I suoni sono zanzarosi e pungenti mentre le performance mettono a nudo una band dalla matura verve e dalle capacità esecutive indubbie; al mixing e al mastering, infine, spetta il compito di rendere tutto impattante privando ad ogni minima dinamica la possibilità di vita.
“Divine Darkness” è un disco che si scopre ascolto dopo ascolto pur trattandosi di metal estremo…”The Dogma Of Chalcedon” “I Am Tribulation” e “Dusk” picchiano incazzati senza la minima tregua, fungendo da vero manifesto di una natura primordiale ed omicida,a mentre episodi come “The Suffering” “Divine Darkness” e “In Silence, In Chains” godono di una maggiore variegazione delle strutture ponendo in auge le capacità arrangiative del quartetto. “Kingdom Of The Wold” e “Voistinu Voskrese” fungono un poco da riempitivi, non apparendo altrettanto cattive e ispirate come le restanti.
I Crimson Moonlight giocheranno anche di esperienza ma senza dubbio mostrano di conoscere bene il fatto loro; “Divine Darkness” rimane un disco dalla difficile assimilazione che porta in grembo un costante pathos malsano e esasperante.