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CYRAX – Pictures

Si dice spesso che nella musica, e nel metal in particolare, non ci sia più nulla da inventare, e che spesso i gruppi, soprattutto quelli di nuova formazione, difettino anche nel solo osare qualcosa di diverso adagiandosi su clichè già collaudati; bene, non è certo questo il caso dei Cyrax, formazione milanese giunta con questo Pictures al secondo platter; tutto si può dire tranne che non abbiano il coraggio di osare. In un mercato inflazionato da band che sfornano CD fotocopia i Cyrax sono sicuramente una mosca bianca.

Nato sulla falsariga del primo lavoro, “Reflections“, questo “Pictures” non tradisce le attese; i Cyrax, per le loro composizioni puntano molto, se non tutto, sulla qualità e la ricercatezza, piuttosto che su armonie di facile presa; partendo da una base prog-metal le loro influenze spaziano dal power al symphonic; tutto ciò viene integrato nei loro brani, alcuni più lunghi della media, in ognuno dei quali possiamo trovare veri e propri segmenti distinti appartenenti ai vari generi, ne consegue che l’immediatezza non può essere il loro punto di forza; l’architettura dei loro brani necessita sicuramente di più ascolti per essere assimilata al meglio viste le innumerevoli variazioni di cui è composta, non ultimo l’uso abbondante di cori e voci liriche.

Come avrete capito l’opera dei Cyrax non è un disco facile, le sette tracks ( 6 brani più una mini-suite in tre parti ) sono molto diversificati tra loro, si parte con l’omonima “Cyrax“, frenetico prog-metal introdotto da un breve fraseggio pop elettronico di ottantiana memoria (che ritroveremo anche in seguito); “The 7th Seal” presenta una struttura più lineare che, abbinata all’uso di cori e parti strumentali ben amalgamate, ne fa una delle mie preferite; con “Cockroach” si cambia ancora, con sonorità che ci riportano quasi ad atmosfere di rock-prog anni 70/80; ennesima sorpresa con “These Greenvalleys” che viene eseguita esclusivamente da una coppia di voci liriche su una base quasi acustica, non male; “Oedipus Rex” miscela sapientemente i contenuti delle due tracce prevedenti; la mini-suite “Shine Through Darkness” rappresenta veramente il sunto di quello che possono offrire i Cyrax, le tre parti si completano a vicenda lasciandoci ad un ascolto totale di quasi 15 minuti che non stanca assolutamente; con l’ultima traccia, “Phunkrax“, ci sorprendono ancora affidando la chiusura del CD ad un funky strumentale infarcito di ritmi sincopati che poco ha a che fare col metal ma che ci fa comprendere il ventaglio della loro fantasia creativa.

Che dire, sicuramente un album validissimo sotto il profilo prettamente musicale che otterrà sicuramente ottimi riscontri dalla critica, ma che mi lascia perplesso per quanto riguarda l’accessibilità da parte della più ampia parte di pubblico.

Ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con loro e quello che ne è emerso è che, per loro stessa ammissione, questo è uno di quei progetti nati a tavolino e non una classica band; anche per questo pare non sia prevista alcun tipo di promozione live, vista anche la difficoltà di riproporre dal vivo la complessità dei brani. Tutto ciò è un vero peccato, a mio parere è il momento per i Cyrax di capire che direzione far prendere al loro futuro; dare continuità e supporto alla loro opera cercando di ritagliarsi un loro spazio presso il pubblico, oppure continuare a produrre album per soddisfazione personale e compiacersi del responso critico.

Sperando ardentemente che i Cyrax possano optare per la prima ipotesi vi consiglio un attento ascolto di tutti e due i loro album perché, nonostante la complessità, hanno sicuramente delle idee interessanti che potrebbero colpirvi.

  • 8/10

  • CYRAX - Pictures

  • Tracklist
    01. Cyrax
    02. The 7th Seal
    03. Cockroach
    04. These Greenvalleys                                                         
    05. Oedipus Rex                                                                     
    06. Shine Through Darkness (pt. 1/2/3 )                                                  
    07. Phunkrax    

  • Lineup
    Paolo Musazzi – guitars
    Marco Cantoni – vocals
    Cesare Ferrari – bass
    Lorenzo Beltrami – drums
    Additional musicians :
    Filippo Ferrari - Guitars
    Larsen Premoli - Keyboards