Due anni dopo il discreto “Chrismation”
, gli Deus Ignotus decidono di rilasciare questo EP in
anticipazione della prossima produzione targata Forever Plagued
Record.
La band ellenica riparte da quanto
prodotto in precedenza: un Black metal sporco e ruvido, riff di
chitarra frenetici che lasciano spazio a pochi passaggi più lenti e
uso costante di blast beat alla batteria, ma quello che resta dopo
diversi ascolti è davvero poco tanto per la durata dell’ EP
(neanche un quarto d’ora escludendo l’intro composto da una voce
diabolica accompagnata da organo) tanto per i contenuti.
Quattro brani per valutare un gruppo
sono pochi, ma quanto qui prodotto è scarno di idee rilevanti e di
contenuti , nonostante la buona tecnica nell’esecuzione dei brani
e qualche intermezzo più orientato verso il death e il thrash.
Neanche il songwriting porta a molte riflessioni (violenza e
satanico-blasfemi aumentano il senso di ridondanza).
Solo con l’uscita
dell’album, sicuramente con un maggior numero di tracce e, si spera,
di idee si potrà fare una completa e esaustiva valutazione del
gruppo, questo EP risulta essere esclusivamente esplicativo di quanto
è in grado di fare il duo greco; si spera sicuramente in qualcosa di
meglio.