25esimo anniversario per i Dimmu Borgir, iniziamo da qui. 25 anni di puro Black Metal, portato avanti con forza, senza bisogno alcuno di rendersi commerciali per qualche motivo, 25 anni di gioia dei fan. Shagrath definisce “Eonian” come un album che da una parte è volto a celebrare questo importante anniversario di carriera e dall’altra ad inneggiare al black metal norvegese.
In effetti, è proprio questa l’atmosfera che si respira ascoltando l’album: celebrazione. Molti più cori del solito ed atmosfere più pompose, che legano in ogni caso una canzone dopo l’altra, rendendo il tutto veramente molto scorrevole e poco piegato ai soliti paradigmi che vedono questo genere svilupparsi a volte in maniera troppo ostica da seguire, per le orecchie di qualche fan, concentrato magari su una linea più rigida.
Ma questo non è l’evolversi di un genere; piuttosto la vedo come una segregazione in uno stereotipo.
I Dimmu Borgir, pur essendo ancorati a solide basi black, riescono comunque ad apportare nuovi elementi e ad esaltarmi nelle loro nuove uscite, perchè sono favorevoli al cambiamento.
E’ per questo che una revisione dell’album track by track secondo me non sarebbe la cosa migliore; per Eonian dobbiamo semplicemente prepararci ad una specie di viaggio e rilassarci, perchè la scorrevolezza è una delle sue qualità; la scelta di essere un qualcosa di più epico del solito, un altro valore aggiunto.
Il trio norvegese, durante la presentazione dell’album, precisa anche che il processo compositivo si costituisce volta per volta a seconda del periodo della vita di ciascuno dei membri della band; non ci sono schemi da seguire, ma solo ispirazione pura e spontanea. Già confermati per alcuni festival estivi come Hellfest e Wacken, i DB si preparano a far uscire ulteriori news.
Per il momento però, concedetevi un ascolto di quest’album grandioso!