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DRACONIAN – Sovran

Ci sono band che nascono per stupire e altre che, invece, crescono per confermare…non si tratta di limiti compositivo/espressivi ne di remore innovative, semplicemente ogni act è consapevole dei propri limiti e dei propri sogni nel cassetto, direzionando la verve musicale in base alle più ampie aspirazioni.
I Draconian sono sempre stati una band dall’innata ricerca…partiti come act death metal, la trasformazione subita nell’ultimo decennio ha visto maturare un amore profondo per le sonorità oscure e malinconiche, a cavallo tra il doom meno ossessivo e il gothic metal più arioso; a quattro anni da quel “A Rose For The Apocalypse” tanto sognante, il sestetto guidato da Anders Jacobsson arriva con un disco meno diretto e macinante, ponendo in auge la vena decadente in modo palese. “Sovran” è un disco molto più bilanciato anche in termini vocali, dove la possenza del buon Anders si ritrova torturata dalla magnificenza delle lyrics di Heike Langhans, vocalist dall’incredibile estro evocatico.
La produzione è nera, oscura, pregnante e disturbata, capace di evocare un senso di tristezza profonda la cui natura è sconosciuta; i suoni sono gravi e fumosi, ricchi di pathos tragico, mentre le performance mettono in mostra un sestetto ormai coeso e professionale. Mixing e mastering rimangono i punti deboli di “Sovran”, incapaci di far rendere al 100% le indispensabili dinamiche delle strutture.
E se la partenza rimane più heavy e diretta, “Heavy Lies The Crown” e “The Wretched Tide”, da “Pale Tortured Blue” in poi cadrà su di voi una spietata nuvola opprimente; songs come “Stellar Tombs” e “No Lonelier Star” faranno la felicità degli amanti del doom moderno, anche se le vere gemme di “Sovran” le troverete sul finire con “Dishearten”, “River Between Us” e “The Marriage Of Attaris”, capitoli dove la dolcezza di Heike Langhans trova maggior spazio.
L’odissea dei Draconian continua, verso una meta ancora da definire ma che si spera arrivi con il prossimo disco. “Sovran” è un album dal carattere forte e introspettivo che ha tutte le carte per dimostrare l’effettiva maturazione della band. Un antipasto del vero capolavoro dei Draconian? Si vedrà.

  • 7,5/10

  • DRACONIAN - Sovran

  • Tracklist
    1. Heavy Lies The Crown
    2. The Wretched Tide
    3. Pale Tortured Blue
    4. Stellar Tombs
    5. No Lonelier Star
    6. Dusk Mariner
    7. Dishearten
    8. Rivers Between Us
    9. The Marriage Of Attaris

  • Lineup
    Anders Jacobsson: Vocals
    Johan Ericsson: Guitars 
    Daniel Arvidsson: Guitars 
    Jerry Torstensson: Drums 
    Fredrik Johansson: Bass 
    Heike Langhans: Vocals