Poles non è un disco di facile ascolto, e questo va messo in chiaro subito. Un continuo susseguirsi e inseguirsi di note, scie e melodie che a tratti può risultare quasi cacofonico ad un ascoltatore disattento. Questa speciale caratteristica da quasi l’idea di un flusso di corrente elettrica che scorre all’interno del cervello, il passaggio di un segnale elettrico da un neurone all’altro, che crea un pensiero, una parola, una canzone. Il nuovo progetto di Hugo Flores, pluristrumentista portoghese, e di Jessica Lehto, famosa per essere la redattrice della sezione in svedese del sito ufficiale dei Nightwish, non è altro che questo: corrente elettrica generata da due poli contrastanti. La positiva e melodiosa voce di Jessica contrastata dalla a tratti negatività delle musiche, non certo easy listening, ma non per questo da disprezzare. Tutt’altro.
Poles è la prova che il progressive come lo si intendeva trenta anni fa non è morto con King Crimson, tanto per citarne uno, e che l’elettronica di qualità esiste ancora. Ogni canzone è risultato di una ricerca di sound molto minuziosa, ogni nota, riff, linea vocale e assolo di chitarra è limato fino alla perfezione. Non troverei fuori luogo un’analogia con uno scultore che da un blocco di marmo fa vivere una statua perfetta. Dotato di scalpello, martello e una conoscenza musicale sconfinata, Hugo Flores ha dato vita a musiche surreali, astratte e allucinanti alle volte, e Jessica da a queste musiche una voce, un’ottima voce.
Insomma, un disco che merita, di difficilissimo ascolto, ma mai fermarsi al primo giro nel lettore.
Canzoni come The Piano In The Sea, col suo pianoforte malinconico e quasi struggente a tratti, ed Electrical Boom, quasi completamente strumentale per i primi minuti, fanno lievitare enormemente il livello dell’album, la seconda di queste ricorda per certi versi alcuni vecchi lavori dei Dream Theater, mentre altre canzoni come Generator of Illusions hanno quel tocco sinfonico che potrebbe far pensare ad un disco dei Nightwish, soprattutto nell’arrangiamento vocale.
Ottima l’ultima traccia, Crossig The Bridge To The Positive Pole, con un crescendo continuo fino ad un finale talmente intricato che toglie il fiato.
Un ottima prova per questo progetto con mire molto alte. Melodie ben congegniate e ben intersecate in un tessuto che raramente perde un filo nella trama, ottima produzione e superba la voce. Perfetta per l’atmosfera sognante che permea il disco. Insomma, consigliato caldamente a chi ama il progressive, essenziale per chi è addentro certi gruppi come Tangerine Dream e derivati. Un utilizzo dell’elettronica favoloso.
FACTORY Of DREAMS – Poles
FACTORY Of DREAMS - Poles
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Tracklist
1. The Man Who Would Not Die
2. Blackmailer
3. Smile Back At Death
4. While You Were Gone
5. Samurai
6. A Crack In The System
7. Robot
8. At The End Of The Day
9. Waiting For My Life To Begin
10. Voices From The Past
11. The Truth Is One
12. Serpent Hearted Man
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Lineup
. Blaze Bayley - voce
. Nick Bermudez - chitarra
. Jay Walsh - chitarra
. David Bermudez - basso
. Lawrence Paterson - batteria
- GenereHeavy Metal
- Anno2008
- Casa discograficaBlaze Bayley Recordings
- Websitehttp://www.planetblaze.com/