Il carrozzone folk metal nel corso degli anni è diventato una moda…qua e là, sia a livello underground che professionale, escono act che vantano di suonare lo strumento più strano o che mischiano un’infinità di cose senza arrivare a un dunque. Il problema che si pone è nella qualità musicale, nelle idee e soprattutto nel modo più diretto e accattivante in cui la musica può fruire.
I Fejd invece sono i Fejd…svedesi, dediti al folk della terra natia e con un passato decennale (e un paio di platter) alle spalle, si lanciano nel 2013 con questo nuovissimo “Nagelfar” riuscendo nell’intento di spiccare il volo fuori dalla massa comune. Di metal a dir il vero ce n’è poco poco e solo in qualche song, ma tutto il resto è un dipinto freddo e suggestivo della fredda Scandinavia, dove la vita assume un misticismo tipicamente nordico e carico di enfasi epica. Le intersezioni vocali dei fratelli Rimmerfors si rendono gradevoli e ariose anche se cantate in lingua svedese, donando un’ambientazione immaginaria all’intero disco.
Tecnicamente “Nagelfar” è un album rude e grezzo…i suoni sono poco rielaborati, specie per quel che concerne gli strumenti acustici, mentre le parti di sezione ritmica hanno una forte compattezza di base. Le performance sono studiate e precise andando in contrapposizione all’animo ‘easy’ e festaiolo che la maggior parte delle tracce trasuda. La produzione è spontanea e la vera chicca (che dona magia al platter) è il mixing poco equilibrato che pone la voce molto ‘avanti’ rispetto al resto, quasi fossimo al cospetto di un cantastorie del periodo medievale.
“Nagelfar” è un viaggio dal retrogusto malinconico…dalla più ambient “Ulvsgäld” sino alle note conclusive di “Haxfard” si attraversano momenti come la movimentata titletrack o la super arrangiata “Jordens Smycke”; “Dis” spegne l’ardore per pochi secondi e con poche note, mentre le capacità esecutive mostrate su strumenti tutt’altro che canonici traspaiono in “Sigurd Ring”, “Fjärrskådaren” e “Den Skimrande”, songs dall’animo semplice ma dalla resa spropositata.
I Fejd hanno idee ben chiare e molta disciplina nell’esternarle…”Nagelfar” è il classico esempio di perseveranza, lungimiranza e conoscenza dei propri mezzi; un disco da avere, per tutti i fans del folk metal, del folk semplice e anche per chi non ha mai masticato ne l’uno ne l’altro.