“Towards the Baphomet’s Throne” dei californiani Fiends At Feast è ciò che si potrebbe definire un gradevole ascolto per tutti gli amanti del black: il gruppo basa infatti la propria proposta sulla scuola svedese, traendo ispirazione dai Dark Funeral e dai seminali Dissection. Nonostante gli innegabili rimandi a queste due band, punti di riferimento grossomodo fondamentali per chiunque voglia fare black in un certo modo, gli esordienti in questione dimostrano di essere davvero in gamba, proponendo all’ascoltatore brani piuttosto variegati e sempre caratterizzati da buoni riff. Avremo quindi modo di assistere a furiosi up-tempo (“With Blood and Vomit”), a brani lenti e cadenzati (“Walls of Worship”) o acustici (“A Despondent Theme To Thy Own Demise”) in cui sembra aleggiare anche un velato gusto per il flamenco. Il basso, strumento che è davvero difficile sentire nelle produzioni degli ultimi anni, eccezion fatta per alcuni gruppi, assume in quest’uscita un ruolo di primo piano, rendendosi protagonista di virtuosismi di cui sarà difficile scordarsi. Bene anche le chitarre, che tra tremolo picking, assoli, intrecci melodici, riff thrashy e mutuati da certo death (“Hedonistic Heresy”) rendono l’ascolto davvero interessante. Da segnalare anche “From Hell They Rise”, dove le intenzioni dei Nostri raggiungono livelli degni di nota anche per mezzo di piccoli accorgimenti in fase di arrangiamento (l’aggiunta di una voce maschile di stampo operistico all’interno del brano, pur se timidamente accennata, è infatti una piccola chicca in questo senso).
Pur essendo ancora molto acerbi e derivativi sotto alcuni punti di vista, i Fiends at Feast si confermano come dei talentuosi esordienti con tutte le carte in regola per aspirare ad un roseo avvenire. Certo, la strada da percorrere è ancora lunga e irta di pericoli, ma con questa primo full-lenght hanno ampiamente dimostrato di avere tutto quel che serve per affrontarla senza intoppi.