FULLFORCE – Next Level

In definitiva, da una band ad alto potenziale come i Fullforce, ci si aspetta molto, molto di più. La prossima volta magari senza zucchero.Le ballads sono il tasto dolente di “Next Level”: fatta eccezione per la validissima “Strongest Thing of All”, che ricorda le ballate con cui gli Hammerfall sono soliti chiudere i loro album, questi pezzi, forzati e sdolcinati al punto da ricordarci il peggio che l’Hair o il Glam possano offrire, tolgono non poca dignità all’intero lavoro.Il debut album, “One”, non aveva esattamente entusiasmato la critica, che forse si aspettava un maggiore attaccamento alle radici hammerfalliane piuttosto che una incredibile vicinanza alle sonorità Hair Metal. “Next Level” è il titolo ideale per questo album: la band ha fatto un passo avanti, acquistando uno stile più diretto e caratteristico, particolarmente intrigante. Insomma, non sarà un must-have ma si fa apprezzare senza dubbio. “Broken Dreams”, il brano d’apertura, è veloce e accattivante, duro ma non “heavy”; “Break It, Crack It, Destroy It” non è così aggressiva come il titolo può far credere ma s’impreziosisce grazie ad un lavoro di chitarra che non passa inosservato. Complessivamente, ciò che all’abum manca in durezza viene compensato da un sound energico e vitale che scuote l’ascoltatore: “Back to Life”, “Whispers” e “Awesomeness” ne sono la prova tangibile.Non fatevi ingannare dal nome “potente” o dalla presenza di Stefan Elmgren e Anders Johansson, se siete in cerca di power alla scandinava maniera guardate altrove, perché qui non ne troverete. Allora cosa c’è in “Next Level”? I Fullforce propongono un Melodic Metal molto orecchiabile, che sfocia spesso e volentieri nell’hard rock, qualcosa di riconducibile al progetto Allen/Lande, per intenderci. Un avvertimento: non ascoltate “Next Level” con la convinzione di avere a che fare con i nuovi Hammerfall.