Il trio laziale Godwatt torna sotto l’egida di Jolly Roger Records con “L’Ultimo Sole”, album composto da sette brani dal disco autoprodotto “MMXVXMM“, più due bonus track da “Senza Redenzione“, nuovamente registrate.
Per molti quindi i brani sono già conosciuti, ma l’ascolto si rivela davvero interessante anche per i neofiti, con uno stoner pesante e cadenzato, che nasce sulla scia dei mostri sacri del genere Cathedral, Kyuss e Monster Magnet, ma che guarda anche ai più vicini Witchcraft e Spiritual Beggars.
I testi in italiano danno un fascino particolare a questo lavoro, che si insinua lentamente con suoni liquidi e melodie striscianti, come in “Condannata“, ma è allo stesso tempo capace di travolgere, come in “Nuovo Veleno“, o di esalare leggeri sospiri, come in “Cenere“. Ottima chiusura con l’articolata e corposa title track, ma buona anche la scelta delle due bonus track, dirette e veloci, acide al punto giusto.
“L’Ultimo Sole” è un disco piacevole, pieno di buon gusto e di ottimi spunti per un’ulteriore, futura evoluzione, specialmente nella stesura delle lyrics; teniamo d’occhio i Godwatt, sembrano avere molto da dire.