Quarto giro di boa per gli statunitensi Halestorm con il loro nuovo “Vicious”. Molti sostengono che il quarto album sia la prova definitiva per una band, ma il quartetto capitanato dalla graffiante Lzzy Hale non se l’è fatto ripetere due volte, superando l’esame con stile.
Quello che hanno fatto gli Halestorm questa volta è stato osare. Ce ne accorgiamo sicuramente dal nuovo sound generale dell’album, più tagliente e audace, a tratti aggressivo quanto basta da farci voler alzare il volume sin dalla opening “Black Vultures”. Nuove combinazioni e riff orecchiabili si mescolano a impronte riprese dalla tradizione hard rock più classica, ma allo stesso tempo restando sempre legate al sound targato Halestorm.
Naturalmente ci tocca dirlo, la star principale è la stessa Lzzy Hale che da il meglio di sé, senza risparmiarsi e mettendo in luce in ciascun brano tutte le diverse sfumature della sua voce. Sicuramente il titolo dell’album è azzeccato, perché in brani come “Uncomfortable” e “White Dress” ci sembra proprio “Vicious” ovvero feroce, quasi cattiva, ed è sempre lei a rendere apprezzabili anche i brani meno incisivi come la semplicissima “Heart of Novocaine”.
Un nuovo livello quindi per gli Halestorm, che anche se non troppo distante da quello precedente dona alla band un nuova immagine più adulta e irruenta, che non vediamo l’ora di poter testare in sede live il prossimo ottobre all’Alcatraz di Milano.