Sembra che, finalmente, Johnny Gioeli abbia preso in considerazione l’idea di far diventare i suoi Hardline una band a tutti gli effetti: il divario temporale tra i primi tre capitoli è stato di ben diciasette anni (1992, 2002, 2009), per cui è davvero una sorpresa trovarsi, dopo poco meno di tre anni, al cospetto di un nuovo disco di uno degli act AOR più ispirati degli ultimi tempi…
Altro segnale sulla prospettiva di un futuro ancora ‘invaso’ dai dischi del quintetto è la formazione qui proposta; oltre all’ugola d’oro di Gioeli, troviamo il mastermind/factotum Alessandro Del Vecchio (Eden’s Curse, tra gli altri…) in veste di tastierista e produttore (e compositore), il fido compagno Thorsten Koehne alla chitarra, Anna Portalupi al basso e Francesco Jovino (UDO) dietro alle pelli. La ‘compagnia’ riesce in qualcosa che fino a questo momento aveva latitato nei dischi degli Hardline, ovvero a offrire compattezza e affiatamento.
Il songwriting sposta il proprio baricentro tra l’hard rock melodico e l’AOR più robusto, facendo leva sulle infinite possibilità che la voce del cantante americano offre…la produzione è calda e cristallina, ben levigata e concentrata su tiro e potenza. I suoni aiutano le dinamiche delle canzoni nell’esprimerne il senso e le performance si concentrano sulla resa delle strutture, dove in auge troviamo un Francesco Jovino che ‘pone un freno’ alle proprie capacità in favore di un groove irresistibile.
“Danger Zone” mi affida un compito davvero ingrato: quello di scegliere gli highlights da segnalare. Cosa resa incredibilmente difficile perché ogni singola song potrebbe essere una vera hit. Sicuramente “Fever Dreams”, “Stronger Than Me”, “Stay” e “Show Me Your Love” saranno tra le prime a conquistarvi, vista l’immediatezza delle melodie e dei cori. ”10000 Reasons” è uno dei capolavori del platter, così come “Never Too Late For Love” e “Please Have Faith In Me” si qualificano come gli episodi meglio riusciti…
Se, come dicono tutti, l’esordio di vent’anni fa si trova a un livello irraggiungibile, di sicuro “Danger Zone” si conferma poco sotto. Agli amanti dell’hard rock e dell’AOR il nuovo lavoro degli Hardline farà passare ore liete, lasciando come unico neo una probabile afonia. In forma più che mai…