Solo un anno è passato dall’uscita del bellissimo “Devil On My Shoulder” , uno dei capitoli più avvincenti del rock europeo 2014, che i bravissimi italiani Hell In The Club tornano on the road con il terzo “Shadow Of The Monster“.
La creatività dei quattro sembra essere a livelli davvero altissimi come mostrato fin dalle prime “Dance” ed il singolo scelto per lanciare questo full lenght “Enjoy The Ride“.
Un Davide Moras stellare mostra da subito una strada piena di ispirazione in cui i compagni di viaggio, tra cui il nuovo drummer Lancs, pescano a piene mani con quello che verrà probabilmente ricordato nei prossimi anni come lo zenith artistico raggiunto ( almeno per ora) nella scena odierna italiana.
Ma questo “Shadow Of The Monster” apre a tantissime novità e tipi di sound mai utilizzati dagli Hell In The Club, come l’inizio quasi country di “Hell Sweet Hell” che sfocia un anthem da urlo destinato ad essere inserito in modo fisso nelle prossime scalette della band, o i riff molto più metal rispetto al passato come nel caso della titletrack ( con l’ennesimo chorus da ricordare).
Ma è quando arriviamo alla traccia numero otto che cogliamo la straordinaria novità di questo flusso di idee chiamato H.I.T.C. , la misteriosa “Le Cirque Des Des Horreurs“, che potrebbe richiamare un mix tra le parti più moderne e teatrali di Panic At The Disco o la recente collaborazione di Jon Oliva con Avantasia di Broadwayiana memoria, che sfocia poi in un’altra grande canzone rock.
Vorremmo ricevere ogni mese un disco del genere, un album che ha bisogno di essere constantemente in heavy rotation nella vostra auto, nel vostro impianto, una perla rock.
Un album che rende il nostro lavoro facile , molto facile. Una tra le band europee più interessanti degli ultimi anni.