Quando vidi la formazione di questi In Legend la mia curiosità mostrò il petto gonfio e superbo, quando poi vidi ‘chi’ capitanava questo terzetto, capii allora che avrei passato delle serate di ‘difficile’ ascolto…ma questo “Ballads’n Bullets” più lo si ascolta, più lo si ama…
Bastian Emig è un personaggio che ha avuto la fortuna di vivere esperienze molto diverse dalla stragrande maggioranza dei musicisti mondiali…dalla nascita sino ad oggi le sue radici sono cambiate, così come il suo modo di vedere la vita e (ovviamente) anche le sue band! Non a caso nei Van Canto siede dietro i tamburi e nei ‘suoi’ In Legend si accomoda davanti a un pianoforte.
Ed è proprio lo strumento per eccellenza che fa la parte del leone in tutte le quattordici tracce del disco…sembra quasi che tutto il resto, ovvero ciò che è suonato dal duo Wicke/Otto, sia un implosivo accompagnamento, un piccolo segno sonoro che scrive la parola ‘rock’ nel definirne il genere proposto…Emig è altrettanto scaltro anche dietro il microfono, dove la sua voce permea di una sdolcinata tristezza l’atmosfera di “Ballads’n’ Bullets”.
Prodotto, mixato e curato in maniera sostanziale, tutte le tracks (anche la strumentale) godono di un’oscurità profonda…i suoni sono precisi ma non eccezionali (molte volte il pianoforte si sente che non è propriamente ‘vero’), specie per batteria e basso,mentre le performance sono interamente dedite alla resa delle songs.
Fatevi quindi ammaliare dalla epicità di “Heaven Inside”, dalla più orecchiabile “Elekbo”, dalla spettacolare “At Her Side” e dalla più sinistra “Vortex”…ci sono anche le meravigliose “The Healer” e il pseudo singolone “Stardust” (che acquista valore anche grazie alla performance di Inga dei Van Canto), la strumentale “Yue” e la gradevole “Prestinate”, mentre l’unico capitolo un po’ sottotono rimane “Life Is Up To You”, morbosamente scontata.
Consiglio gli In Legend a tutti…un disco pieno di magia e di creatività!