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IVORY – Southern Cross

Ci sono idee con la i maiuscola e idee senza…le seconde possono essere buone, avvincenti e accattivanti ma le prime ti entrano nel cuore al primo colpo, ti fermano il respiro e per qualche tempo il cervello rimane privo di pensieri logici. Paradossalmente, la differenza tra le due categorie sono proprio le persone che le vivono; tutto dipende dalla capacità di concepirle, certamente, ma anche dall’amore e dal sesto senso di cui Madre Natura ci ha fatto dono.

 

Nel caso degli Ivory le idee ci sono…ma non vengono vissute. Difficile argomentare un disco come “Southern Cross” senza cadere nel paradosso dello studente dotato che si applica poco o nulla, ma ciò che quest’oretta scarsa di musica presenta è una band ancora acerba nonostante il barile di polvere d’oro su cui si trova seduta. Intendiamoci, i cinque bielorussi non trascurano nulla sotto ogni aspetto e il symphonic metal dai grandi tratti epici presentati è gradevole, ma sotto tutti gli arrangiamenti permea una mancanza di obiettività, segno che la band non ha ancora completamente a fuoco il soggetto che intende fotografare.

 

Dal punto di vista tecnico gli Ivory hanno tutto in regola e sanno il fatto loro, particolare che se non altro li salva in sede di voto; le performance denotano una discreta unione compositivo/esecutiva ed anche la scelta di suoni indica la passione per il genere e lo studio per meglio interpretarlo. Mixing e mastering rimangono punti deboli, dove il primo dà troppo spazio alla sezione ritmica soffocando la resa delle asce e il secondo non aiuta in sede di compattezza finale.

 

“Southern Cross” rimane un buon disco la cui progressione appare ‘ferma’…”Vanitas Vanitatum”, “Ulysses” e la stessa titletrack picchiano e ammaliano epicamente ma lasciano per strada quel ‘senno’ che permette alle strutture di incollarsi ai padiglioni auricolari. “Creator” e “Warrior’s Story” scivolano appannate e prive di mordente lasciando alla parte centrale dell’album (“Passing Days”, “Terra Nova” e “February”) il compito di risollevare le sopite sorti.

 

Si tratta di un debut per cui non tutto è perduto per gli Ivory…il consiglio, qualora lo volessero, è quello di ascoltare ciò che si crea con orecchio distaccato ma al tempo stesso pretenzioso, non lesinando su una continua ricerca di ciò che possa realmente prendere alla bocca dello stomaco. Non emozionare se stessi significa aver meno chance di emozionare il resto del globo.

  • 6/10

  • IVORY - Southern Cross

  • Tracklist

    01. Overture 1910

    02. Vanitas Vanitatum

    03. Ulysses

    04. Creator

    05. Passing Days

    06. Terra Nova

    07. February

    08. Southern Cross

    09. Warrior's Story

    10. I Remember (Bonus Track)



  • Lineup

    Sergei Butovsky: Vocals

    Nikita Shestitko: Guitars

    Kirill Movshuk: Guitars

    Dmitry Chernyshevski: Keyboards

    Stanislav Siuzev: Bass

    Dmitry Pasiukevich: Drums