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KEY OF UNIVERSE – Luna Ep

Nella sua speculazione filosofica, Aristotele evidenziava chiaramente una distinzione fra potenza e atto, a sottolineare che la presenza di strumenti e di abilità, atti a svolgere una mansione determinata, non garantisca, poi, di fatto, che il compito in questione venga realmente portato a termine al meglio delle sue possibilità.

 

Questo accenno alla filosofia classica è d’aiuto nel definire ciò che si può trarre da “Luna“, il nuovissimo EP della band italiana Key Of Universe, il quale si presenta come un discreto esordio per i tre ragazzi di Alessandria, ma che lascia un po’ a desiderare se, scavando al di la della superficie, si riescono a captare le attitudini più profonde.

“Luna” si dispiega su sei tracce, accomunate da un unico difetto di fabbrica: una pressoché assoluta assenza enfatica, che rende i brani piatti e abbastanza monotoni, troppo incentrati nel rispettare i canoni delle diverse influenze, tanto da sottovalutare la loro propria essenza.

Jupiter“, dall’ingannevole intro in stile hard rock, trascina, invece, ben presto verso uno scenario post grunge, che, non lievemente, ricorda i Puddle Of Mudd di “Blurry”; tradizionale, ricca di riferimenti vocali in perfetta linea con Corey Taylor del binario Stone Sour di “Absolute Zero”, la closer “1671“.

Atmosferico e solenne mid tempo, con piccoli accenni di motivetto catchy, per “Quasar“, mentre cavallo di battaglia dell’intera produzione è sicuramente “My Head’s Still Free“, con il suo hard rock melodico che la rende accattivante e facilmente memorizzabile.

Come già sottolineato, un esordio discreto per la band italiana, che nelle sue componenti dimostra di poter fare molto di più..e che, pertanto, deve fare molto di più! Lasciamo le canzoni vivere di vita propria, i canoni sono fatti per discostarvisi!

  • 7/10

  • KEY OF UNIVERSE - Luna Ep

  • Tracklist

    1. Jupiter

    2. My Head's Still Free
    3. Retaliation
    4. Control
    5. Quasar
    6. 1671

  • Lineup

    Marco Mantelli: Voce, chitarra

    Alex Ballacchino: Basso
    Matteo Montaldi: Batteria