Dopo un album come “Megalomania” era lecito aspettarsi molto dai Kissin Dynamite, gruppo tedesco in costante crescita ed evoluzione che è passato da un hard and heavy piuttosto semplice ad un decisamente più ricercato melodic hard rock. Con questo nuovo “Generation Goodbye” non deludono le aspettative e pur non raggiungendo il livello dell’album precedente, piazzano un altro buon capitolo nella loro discografia, sfornando un lavoro pieno di energia ed entusiasmo.
Si parte col ritmo incalzante della title track, catchy anche se non così incisiva come i brani successivi, che affondano il colpo con più convinzione, come la divertente “Hashtag Your Life” e l’elegante “If Clocks Were Running Backwards“.
“Somebody To Hate” e “She Came She Saw” tirano fuori l’anima più heavy del quintetto, che esplode in “Highlight Zone“, uno dei pezzi più trascinanti dell’intero album, con un ritornello davvero killer. Altisonante nel titolo, “Masterpiece” scorre invece via veloce senza sorprese, mentre appare più originale e movimentata “Flying Colours“, che sottolinea quanto il marchio di fabbrica di questo gruppo sia la voce di Hannes Braun.
“Under Friendly Fire” ristabilisce il giusto equilibro tra melodia e potenza, mentre “Larger Than Life” è estemamente orecchiabile, ma poco incisiva. Chiude questo lavoro molto omogeneo “Utopia“, che ricalca i solchi dei pezzi che la precedono, struttura semplice ma efficace, melodie di facile assimilazione ma non banali, anche se con qualche barocchismo di troppo.
I Kissin Dynamite continuano a muoversi nell’ambito che gli è più familiare, senza distaccarsi dalle sonorità di “Megalomania“, che rimane però un gradino superiore, confezionando però un album convincente e compatto. “Generation Goodbye” è molto curato, con un’attenzione ai contenuti particolare e maggiore rispetto al passato: il gruppo tocca temi attuali e di discussione comune, come si nota già dall’artwork dove campeggia uno smartphone dallo schermo in frantumi, ma dove si vedono ancora attive le icone dei social networks.
L’ascolto è consigliato ai fans del gruppo, che non rimarranno delusi, e a chi invece cerca un disco leggero e piacevole, senza eccessive pretese.