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LEVANIA – Renascentis

Il nostro paese è da sempre considerato la patria delle grandi produzioni musicali, anche se periodi recenti lasciano ben pensare che, se escludiamo i soliti motivetti leggeri che spopolano ai nostri giorni, la buona musica c’era, ma l’Italia ha dovuto ucciderla.

Sorprendentemente, però, esistono ancora gruppi che non si arrendono alla banalità delle e alla monotonia che ormai attanagliano le produzioni del nostro paese, e continuano a combattere in un mondo musicale in cui esiste una concorrenza davvero spietata: è senza alcun dubbio il caso dei Levania, che tornano sulla scena con un nuovo album assolutamente degno di nota, dal titolo “Renascentis“.

Proemium“, la track iniziale, apre la produzione come una sorta di finestra sul quell’atmosfera gotica, molto in stile “The Crow”, che accompagnerà l’intera produzione: il suono scrosciante della pioggia, il rumore dei passi ed il tema musicale breve che si ripete a mo’ di carillon. Di impostazione diversa, la seconda traccia strumentale che si accompagna all’introduzione: “Drakarys” è quello che in musica classica chiameremo “intermezzo”, un break di tastiere accompagnate nel background dalle orchestrazioni.


My Writings Of Hope” è da considerarsi l’unica ballata di questo album: realmente distante dalle caratteristiche delle altre tracce che compongono la produzione, è il brano che sicuramente ci permette di comprendere a pieno la musicalità della cantante Ligeia, dall’estensione vocale eccezionale e dall’intonazione limpida, che spesso richiama quella di Sharon Den Adel (Within Temptation).

Se bisogna essere totalmente sinceri, in questo “Renascentis” è possibile vedere tanti riferimenti a gruppi che ormai hanno fatto la storia del genere: il sound tipico dei Visions of Atlantis non è in realtà molto lontano da questo nuovissimo dei Levania, così come l’alternanza fra tappeti tastieristici, orchestrazioni, voce femminile e voce maschile (talvolta anche in growl), che caratterizzano anche le produzioni Tristania. Il tutto in una cornice di Symphonic Metal con venature Death e giochi ritmici delle linee musicali.

Da citare, “Four Seasons“, che oltre a riportare il tema delle “Quattro Stagioni” che ricorre nella musica di tutti i tempi, ed in particolare al periodo barocco-rinascimentale a cui l’album fa riferimento, si apre con un inno in lingua italiana, che rappresenta un pò l’essenza delle radici di questa band.

“Renascentis” ci porta a compiere un viaggio a ritroso verso i tempi in cui la nostra Italia era la madre di ogni forma musicale nascente: sperimentale, ma non troppo, gothic, ma non pesante, è un album che vale davvero la pena di ascoltare.

  • 7,5/10

  • LEVANIA - Renascentis

  • Tracklist
    01. Proemium
    02. Arcadia
    03. Needles
    04. Spiral
    05. Seven Times To Forget
    06. My Writings Of Hope
    07. An Icy Embrace
    08. Metamorphosis
    09. Drakarys
    10. Onirica
    11. Lucretia
    12. Four Seasons

  • Lineup
    Ligeia - Voce
    Still - Voce, Tastiere
    Richie - Chitarra
    Fade - Basso
    Moon - Batteria

  • GenereGothic Metal
  • Anno2014
  • Casa discograficaWormHoleDeath / DreamCell11 Aural Music
  • Websitewww.levania.net