Wowowowow, sono sobbalzato sulla sedia da quanta carica emanano questi Love Might Kill…impattanti, potenti, scellerati, pignolissimi e melodici! Un debut con i controc***i che sa prendere l’ascoltatore per il bavero e trattenerlo sulla sedia!
Si tratta di un debut appunto, anche se dietro al monicker si nascondono personaggi che di musica ne hanno già macinata tanta in carriera…il più illustre, non che boss e produttore di questo disco, è Micheal Ehre, gia protagonista dietro ai tamburi con Metalium, Firewind e Uli John Roth. Ma anche la sezione ritmica ha un passato glorioso (in Germania, qui da noi in pochi li conoscono) con i Crossroads, band che ha all’attivo ben tre release.
Ma se parliamo di questo “Brace For Impact”, possiamo iniziare con il porlo a cavallo tra vari generi…c’è dell’hard rock, dell’AOR, del power metal e del normalissimo rock in queste dodici songs che sembrano riprendere il percorso là dove alcune band lo hanno abbandonato anni or sono…la produzione è efficace, pulita e luccicante, grazie a Markus Teske (Spock’s Beard e Vanden Plas), i suoni sono belli caldi e diretti mentre le performance sono incredibili, specie dell’ugola d’oro Jan Manenti e del priovrone Ehre.
Per cui largo a songs trascinanti come “Tomorrow Never Comes”, “Calm Before The Storm” e “Pretty Little Mess”, che aprono alla grande questi intensissimi 48 minuti…con “Brace For Impact” e “Reach Out” rasentiamo i momenti più diretti e commerciali, mentre gli highlights portano il nome di “Down To Nowhere”, “Caught In A Dream” e “Will Love Remain”, con le loro strutture emozionanti e pompose.
Che aggiungere? Niente…un gran bel disco per chi ama sonorità melodiche ma ricche di performance devastanti! Promossi a pieni voti!