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MAIDAVALE – Tales Of The Wicked West

Vivere dei propri sogni e vivere i propri sogni sono due concetti che spesso si scambiano I ruoli; paradossalmente il primo sembra essere il più ambito ed inseguito con ogni mezzo, dimenticandoci che per averlo è necessario passare dal secondo e farsi un mazzo tanto…sentire dentro la voglia di realizzare qualcosa, vestirne ogni singolo particolare e saperne accettare sia I pregi che I difetti sono i presupposti per creare un piccolo ponticello verso quel promontorio inesplorato chiamato felicità.

 

Perdonate la psicologia da bar dell’incipit ma leggendo la biografia delle MaidaVale è impossibile non provare sensazioni positive; benché al loro debut le quattro svedesi vantano un background di tutto rispetto che le ha trasportate a suonare sia nei pub che in festival come lo Sweden Rock, il tutto proponendo un onesto tributo a quel rock/blues anni 60/70 contornato da una vena di psichedelia malinconica che rende il risultato tutt’altro che scontato. Pur senza inventare nulla, l’anima di Linn Johannesson & co si plasma in una purezza ancestrale che mette le ali ai piedi e lascia assaporare un universo che molte volte rimane dimenticato.

 

La produzione ha la chiara concezione vintage tipica del genere, anche se ogni particolare sembra affrontato con meticolosa cura. I suoni sono fumosi e fluttuanti, caratterizzanti una fruizione non sempre agevole, mentre le performance mostrano quattro ragazze dall’esperienza ancora acerba ma dalla prepotente voglia di crescere, specie la bella Linn alla voce che ancora non sembra aver trovato il mood interpretativo adatto…mixing e mastering puntano sulle dinamiche e sulla resa ‘analogica’ del sound, cosa che riesce a far apprezzare ancora maggiormente questo “Tales Of The Wicked West”.

Il viaggio sonoro inizia con il singolo “(If You Want To Be The Smoke) Be The Fire” dal quale si evince che le MaidaVale hanno strutture lineari e guitar oriented…”Colour Blind”, “Dirty War” e “Find What You Love And Let It Kill You” si nutrono di un grande lavoro della sezione ritmica e di cori dal forte impatto, mentre con “The Greatest Story Ever Told”, “Restless Wanderer” e “Standby Swing” ritroviamo quell’amore per il blues che, diciamocelo, non morirà mai…”Heaven And Earth”, posta in chiusura, è una strumentale totalmente basta su arpeggi di chitarra che sostengono stralunati assoli, idea interessante ma che non riesce al 100%.

Benvenute nel magico mondo del rock business, care MaidaVale…”Tales Of The Wicked West” è un album piacevole e ben fatto che sicuramente raccoglierà adepti (vista anche l’ascesa di questo tipo particolare di scena), ma ricordate che per rimanere (e vivere il vostro sogno) dovrete dare molto di più.

  • 7 /10

  • MAIDAVALE - Tales Of The Wicked West

  • Tracklist

    01. (If You Want To Be The Smoke) Be The Fire
    02. Colour Blind
    03. The Greatest Story Ever Told
    04. Truth-Lies
    05. Dirty War
    06. Restless Wanderer
    07. Standby Swing
    08. Find What You Love And Let It Kill you
    09. Heaven And Earth


  • Lineup

    Linn Johannesson: Vocals

    Sofia Ström: Guitars

    Matilda Roth: Bass

    Johanna Hansson: Drums