Marienbad è un paesino della Sundetenland a cavallo tra Repubblica Ceca e Germania, situato vicino a un piccolo lago…le vicende, le leggende e le persone che ne hanno caratterizzato la storia hanno sempre avuto un forte sapore a cavallo tra il mistico e l’oscuro…suicidi, omicidi e ‘ultimi viaggi’ avvenuti nel 1944 tanto per citarvi degli esempi chiarificanti…
Da tutto questo, M.Roth e Yantit (conosciuti anche per la militanza negli Eisregen) hanno unito i loro estri creativi a Allen B. Kostanz (The Vision Bleak) e a West (Panzerkroust & Hamaton) per estrapolare un’opera che fosse tanto oscura quanto le lyrics…il risultato è un epic doom metal cadenzato e sinistro, popolato da una voce allarmante e da una sezione ritmica quadrata e pressante.
I suoni sono neri e la produzione gronda di una profonda atmosfera da film horror, mentre le performance tendono al minimale per lasciare spazio alla suggestione che l’intero “Nightfall” tinge dentro l’ascoltatore.
“Come To Marienbad”, epica e trascinante, risulta essere il capitolo più melodico e ‘allegro’ del platter, come un falso depliant di spiagge esotici…il duo “Roslins Curse” e “7 In The Lake” alza un po’ la velocità e la potenza per poi smaterializzarsi in “Night Of Flames” e la suggestiva “Last Terminal”. “The Yellow Mansion Of Suicide” prende la palma di brano meno riuscito mentre “Wall Of Water” e “Under Dam Crest” sono delle autentiche gemme di un epic metal che strizza l’occhiolino ad atmosfere goticheggianti.
La mossa commerciale azzeccata, ovvero pubblicare il disco sia con le lyrics in inglese che in tedesco, da al primo lavoro dei Marienbad un che di mistico. Se non ci si aspetta più di quanto scritto nella definizione, “Nightfall” risulta essere apprezzabile e digeribile, mentre se invece ci si aspetta qualcosa in più forse è meglio aspettare altre uscite. Ma se volete un consiglio, scopriteli…