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MAYAN- Antagonize

I Mayan sono tra i pionieri di un giovane sottogenere definito “symphonic death metal”, ancora tutto da definire . Sono una band relativamente giovane (suonano assieme dal 2010) e vengono dall’Olanda, e sono un side project di un certo Mark Jansen (chitarrista dei ben più noti Epica).

La copertina dell’album raffigura la nostra società che si rivela per quel che è: un mostro. Un abominio partorito dall’avidità di pochi e cresciuto con la disperazione di molti, orrenda parodia della classica raffigurazione della giustizia (notare la bilancia che cade a terra, distrutta).
Ma ora basta con le presentazioni e passiamo a quel che più mi interessa: la musica!

Tanto per cominciare i Mayan si sono avvalsi di ospiti molto meritevoli: in questo cd sono presenti le cantanti Floor Jansen (Nightwish, Revamp e Star One) , Marcela Bovio ( degli olandesi Stream of Passion) ed il violinista greco Dimitris Katsoulis.

Si può apprezzare una buona produzione che permette di sentire bene ogni parte del loro sound.  Il binomio voce maschile in growl- voce maschile in clean non funziona benissimo in tutte le parti dell’album (in particolare nei primi due brani, “Bloodline Forfeit” e “Burn Your Witches”) entrambi un po’ piatti e poco convincenti … così come i piccoli interventi di due grandi ospiti come Floor Jansen e Marcela Bovio (in “Human Sacrifice” quasi non si sente). A mio avviso sarebbe stato tutto da ampliare ed amalgamare meglio!
Anche strumentalmente parlando, paiono un po’ troppo “artificiali” e poco “umani”.

Non mancano tuttavia i pezzi molto emozionanti, come ad esempio la quinta traccia, “Lone Wolf”, che secondo me funzionerà benissimo ai live!

Ad essere sincero mi aspettavo qual cosina in più dai Mayan, non tanto per la produzione, ma per quel che riguarda una mancanza di “cattiveria” che io cerco nel Metal … specialmente in quello un po’ più estremo. E secondo me la band dovrebbe lavorare di più sulla propria line up anziché riempire la registrazione di ospiti. Inoltre, anche se sono ben strutturati e variegati, molti di questi brani risultano un po’ piatti … c’è anche da pensare però che stiamo parlando di una band che è solo al secondo full- lenght! Provateci ancora Mayan!

I
Mayan sono tra i pionieri di un giovane sottogenere definito
“symphonic death metal”, ancora tutto da definire . Sono una band
relativamente giovane (suonano assieme dal 2010), vengono
dall’Olanda, e sono anche un side project di Mark Jansen
(chitarrista dei ben più noti Epica).

La
copertina dell’album raffigura la nostra società che si rivela per
quel che è: un mostro. Un abominio partorito dall’avidità di
pochi e cresciuto con la disperazione di molti, orrenda parodia della
classica raffigurazione della giustizia (notare la bilancia che cade
a terra, distrutta).

Ma
ora basta con le presentazioni e passiamo a quel che più mi
interessa: la musica!

Tanto
per cominciare i Mayan si sono avvalsi di ospiti molto meritevoli: in
questo cd sono presenti (oltre alla line up) Floor Jansen (Nightwish,
Revamp e Star One) e Marcela Bovio ( degli olandesi Stream of
Passion).

Sin
dalla prima traccia, “Bloodline Forfeit”, si può apprezzare una
buona produzione che permette di sentire bene ogni parte del loro
sound. Il binomio voce maschile in growl- voce maschile in clean non
funziona benissimo nella prima parte del brano, entrambi un po’
piatti e poco convincenti … così come i piccoli interventi di
Marcela Bovio. A mio avviso sarebbe stato tutto da ampliare ed
amalgamare meglio! Non male l’assolo di chiusura.

Il
secondo brano è intitolato “Burn Your Witches” ed usa la stessa
formula della canzone precedente, alternanze tra growl e clean …
fatte un po’ meglio comunque! Molto bello l’assolo, ed anche la
parte prima di esso. Immagino che questo sarà usato bene live, a
causa dei cori molto orecchiabili presenti. La corista è in questo
caso Floor Jansen.

La
terza traccia è “Redemption – The Democracy Illusion”, molto
variegata che nonostante i suoi 6 minuti di durata non annoia… fa
anche capolino la voce di Floor Jansen… purtroppo per poco tempo.

A
seguire incontriamo “Paladins of Deceit – National Security
Extremism part 1”. La canzone inizia in growl e possiede una parte
in clean molto ben fatta. Per curiosità ho letto il testo e devo
dire che non capita molto spesso in questo genere di death metal di
trovare una band con testi così politicizzati … lo dico in senso
positivo comunque!!Ce ne fossero … magari potrebbe essere un canale
in più per far aprire gli occhi alla gente … oltre a fargli
sentire della buona musica!

A
seguire, “Lone Wolf” : headbang assicurato nella prima parte
della canzone! Un bel mid tempo scandito come si deve! Ancora una
volta devo lodare la grande capacità dei Mayan di passare da parti
adatte per la voce in growl a quella in clean con totale
disinvoltura. In questo pezzo è molto più in risalto la parte in
clean di quella in growl, che infatti copre circa ¾ della canzone …
Molto bene!

Segue
“Devil In Disguise” ed è decisamente in linea con la traccia
precedente; ovvero voce in clean sin dai primi istanti. Molto ben
fatto, davvero!

Insano”..
Il cantato all’inizio è in italiano, dico solo questo… trovo
pazzesco che una cantante valida come Laura debba essere sentita e
lodata da un altro italiano (io) che ascolta una band proveniente da
un altro stato. Anche il testo sembra rispecchiare questo mio senso
di imprigionamento. E probabilmente anche quello di Laura. E di molti
altri come noi. Sto facendo la parte del rivoluzionario, ma è questa
canzone che mi ha ispirato a scrivere queste cose, quindi mi scuso
con voi lettori!! In questo pezzo fa da accompagnamento il greco
Dimitris Katsoulis come violinista


La
track dopo “Human Sacrifice”, come suggerisce anche il titolo, è
meno “symphonic” e DECISAMENTE più “Death Metal”. Molto
bello l’assolo e l’intervento finale di Marcela

Arriviamo
dunque alla nona traccia, “Enemies of Freedom” che si apre con
una frase che recita “L’unica cosa che ferma una cattiva persona
con un fucile, è una brava persona con un fucile” , lavorando sul
buon vecchio “occhio per occhio, dente per dente”… giusto o
sbagliato che sia, la canzone è ben fatta, inoltre c’è anche una
parte cantata in italiano!

La
decima traccia è “Capital Punishment” ed emerge il lato più
sinfonico dei Mayan.

Arriviamo
dunque alla fine, con “Faceless Spies – National Security
Extremism part 2” giusta conclusione di questo valido album.

Ad
essere sincero mi aspettavo qual cosina in più dai Mayan, non tanto
per la produzione, ma per quel che riguarda una mancanza di
“cattiveria” che io cerco nel Metal … specialmente in quello un
po’ più estremo. E secondo me la band dovrebbe lavorare di più
sulla propria line up anziché riempire la registrazione di ospiti.
Inoltre, anche se sono ben strutturati e variegati, molti di questi
brani risultano un po’ piatti … c’è anche da pensare però che
stiamo parlando di una band che è solo al secondo full- lenght!
Provateci ancora Mayan!

  • 6,5/10

  • MAYAN - Antagonize

  • Tracklist

    01. Bloodline Forfeit
    02. Burn Your Witches
    03. Redemption – The Democracy Illusion
    04. Paladins of Deceit – National Security Extremism Part 1
    05. Lone Wolf
    06. Devil in Disguise
    07. Insano
    08. Human Sacrifice
    09. Enemies of Freedom
    10. Capital Punishment
    11. Faceless Spies – National Security Extremism Part 2


  • Lineup

    Mark Jansen - Grunts & Screams
    Henning Basse - Vocals
    Laura Macrì - Soprano
    Frank Schiphorst - Guitars
    Jack Driessen - Keyboards
    Rob Van Der Loo - Bass
    Ariën van Weesenbeek – Drums